27 settembre 2024

COVENTRY CITY. Magie di FA Cup.


























L'Inghilterra è considerato il paese con la più famosa, bella e tradizionale coppa nazionale che, molto spesso, ha regalato sorprese uniche, grandi partite e replay storici. Secondo alcuni dati della Football Association, la FA Cup è il trofeo che, per almeno una volta, è stato vinto da quasi tutte le squadre di categorie differenti e città (o contee) differenti.
Una famosa cavalcata storica, in questo ambita competizione anglosassone, fu quella del Coventry City che, nella stagione 1986-87, alzò al cielo dell'Empire Stadium (Wembley).
Il Coventry City è un squadra di calcio originaria del distretto cittadino di Coventry, appunto, sito nelle West Middlands. Storicamente parte del Warwickshire, Coventry è la decima città più popolosa d'Inghilterra e la tredicesima dell'intero Regno Unito.
Il club calcistico fu fondato nel 1883 per diventare, nel 1892, un club professionistico a tutti gli effetti. La sua storia non è mai stata del tutto avvincente, ha spesso militato il categorie inferiori alla First Division (oggi Premier League) e vanta, nel suo palmares, un sola Coppa d' Inghilterra.
Questo articolo tratta proprio di quella corsa a quell'unico trofeo presente in bacheca degli “Sky Blues”.
Nella stagione calcistica 1986-87, il Coventry City militava nella First Division ma, ovviamente, non rientrava tra le favorite e, di fatto, concluse il campionato con uno scialbo decimo posto in classifica. Il club di Coventry, però, prese sul serio la FA Cup in quanto non lo riteneva un trofeo impossibile da vincere.
Al sorteggio del Terzo Turno di coppa d'Inghilterra, l'urna mise di fronte agli Sky Blues il Bolton Wanderers che, all'epoca, vacillava in fondo alla Terza Divisione. 
La vittoria al Highfield Road fu uno schiacciante 3-0 per il Coventry City.
Nel Quarto Turno, però, sembrava che tutto potesse svanire in quanto, il City, si trovò a dover affrontare un test molto importante in quel di Manchester, per la precisione ad Old Trafford. Davanti a sé non vi era un Manchester United grandioso (che oltretutto terminò la stagione sotto al Coventry) ma erano sempre i Red Devils. Il team del West Middlands, però, riuscì ad espugnare la tana dello United per 0-1.
Negli ottavi di finale vi fu la trasferta in casa del Stoke City dove, ancora una volta, il Coventry City vinse con un risultato di 0-1.
Ormai tutti i tifosi della cittadine credevano nell'impresa dei loro beniamini ed il sorteggio, per i quarti, diede un agguerrito Sheffield Wednesday che però venne schiacciato, in casa, da un Coventry City che vinse per 1-3. Dopo questa vittoria, c'era fiducia nei propri mezzi e il club ed i loro supporters credevano nella speranza di portare l'ambita FA Cup nelle West Middlands.
In semifinale, l'avversario fu un Leeds United che si trovava in Second Division ma, visto che si trovava in semifinale, non avrebbe ceduto di un centimetro agli assalti del Coventry. Si giocò ad Hillsborough. Passò in vantaggio il Leeds United con Ronnie ma poi vi fu una rimonta per 2-1 da parte del Coventry con le reti di Gynn ed Houchen ma, quando sembrava fatta, al 83esimo il Leeds United pareggiò con Edwards. Sarà il goal di Bennett ai tempi supplementari che permise l'accesso alla finalissima.
La finale fu giocata, ovviamente, a Wembley contro i londinesi del Tottenham Hotspurs che batterono, in semifinale il Watford.
L'Empire Stadium raccolse a sè ben 96.000 spettatori, l'arbitro di gara fu il mancuniano Neil Midgley che diede il fischio alle ore 15:00 del 16 Maggio 1987.
Alla prima azione buon per il Tottenham , la difesa del Coventry si fece trovare impreparata e, su un cross dalla destra di Waddle, Clave Allen bucò, di testa, la porta degli Sky Blues difesa da Ogrizovic. Questo, però, non abbattè il Coventry City che che reagì subito e, dopo soli sei minuti arrivò alla rete del pareggio grazie al solito Barnett. L'azione ebbe inizio da centrocampo, zone metà campo degli Spurs, e Greg Downs fece un lancio verso l'area di rigore avversaria, Houchen giocò di sponda e, un rapido Bernett, agganciò il pallone nei pressi dell'arietta piccola, smarcò il portiere avversario andando a rete. 1-1. Da lì il Coventry City prese coraggio e macinò molto gioco ed arrivò al goal anche con Regis ma venne subito annullato per presunto fallo da parte del numero 9 degli Sky Blues. Verso il terminare del primo tempo il portiere del Coventry Ogrizovic si avventurò fuori dall'area di rigore di competenza e, quando rinviò, colpì un giocatore del Tottenham rischiando di combinare la frittata visto che che poi i londinesi sprecarono l'occasione.
Al 40esimo, però, gli Spurs tornarono in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Mabbutt. Anche qui il portiere del Coventry non fu incolpevole, visto che prima uscì poi tornò indietro tra i pali. Il primo tempo terminò così con il Tottenham in vantaggio. Nella ripresa si vide un Coventry City molto più agguerrito che lottava su ogni pallone e, al 62esimo, un cross dalla destra di Barnett attraversò l'area di rigore degli Spurs e sbucò indisturbato Houchen che, in tuffo di testa, concluse a rete per il goal del pareggio. Sugli spalti ci credevano i supporters degli Sky Blues mentre, in campo, il team allenato, all'epoca, da Sillett iniziò anche a giocare più duro mettendo sempre la gamba; clamoroso fu il contrasto, sul finire di gara, tra Klicline (Coventry City) e Mabbutt (Tottenham) dove, quest'ultimo, spiccò letteralmente il volo dopo il contrasto con l'avversario.

























Si andò ai supplementari ed entrambi i team volevano chiudere la pratica il prima possibile. A chiuderla è, al 95esimo, il Coventry City con la complicità del Tottenham. McGrath del Coventry si avventurò, sulla fascia di destra, in una corsa fino al fondo tentò un cross potente terra-aria che, però, venne intercettato da Mabbutt. Sfortuna, per il numero 6 del Tottenham, volle che la palla prendesse uno strano effetto e sorprese con una “palombella” il portiere degli Spurs: Clemence.
E' 3-2, è, goal, anzi autogoal, è Coventry City in vantaggio, è delirio sugli spalti (settore Coventry) dell'Empire Stadium di Wembley. Nel resto dei tempi supplementari, il Tottenham provò, come potè, a rimontare ma sbatteva con un muro celeste. Al momento del triplice fischio da parte di Midgley, lo stadio scoppiò in una festa tutta a tinte celesti, era fatta: il Coventry City conquistò il suo primo (unico a tutt'oggi) trofeo prestigioso. I tifosi Sky Blues erano al settimo cielo la festa continuò per giorni. Oggi, se si va a visitare il Museo dei Trasporti di Coventry, vi è esposto il bus Double-Decker con la quale il team sfilò per le strade della città del West Middlands
La FA Cup ha regalato, regala e regalerà sempre romantiche storie di calcio la magie ed il fascino che possiede è tutta raccolta in un'antica tradizione che non va mai snobbata, anzi, è da considerata, spesso, molto più importante di un campionato vinto, di una salvezza raggiunta o una qualificazione europea.
di Damiano Francesconi

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