28 dicembre 2024

LE ORIGINI DEL CALCIO INGLESE (part 1)






















Lo sport più amato e diffuso al mondo nasce come un gioco spontaneo, di strada, spesso violento ma arcanamente affascinante, tanto da attecchire in più luoghi e con varianti diverse, accomunate spesso solo dagli elementi di base: una ‘palla’, due squadre, una contesa. 
Le prime testimonianze di un gioco in qualche modo assimilabile al football ci arrivano dalla Cina, dalla Grecia e da Roma, e risalgono addirittura a duemila anni fa. Senza alcuna regolamentazione, quasi come una forma di vita ‘autonoma’, il ‘calcio’ attraversa i secoli, e torna alla ribalta nel rinascimento con le violente tenzoni di ‘calcio fiorentino’. Poi ancora oblio, fino al ‘colpo di fulmine’ fra il gioco e l’Inghilterra del XIX secolo, che ne diventa il terreno elettivo e la culla, il contesto dove nasce finalmente il calcio moderno. 

La prima metà del secolo è caratterizzata dalla prima diffusione del nuovo gioco fra i giovani dei ceti popolari. Si gioca in strada, senza particolari regole e con una veemenza che spesso sfocia in violenza. Si assiste a vere e proprie ‘battaglie di strada’, combattute fra squadre che possono essere composte anche di cinquecento persone e della durata di interi giorni. Alla fine restano sul campo danni agli edifici circostanti, feriti e in alcuni casi anche vittime. È comprensibile, dunque, che le autorità non vedano di buon occhio la diffusione del nuovo ‘passatempo’ popolare, e sostenuti dal clero e da gran parte della stampa tentino di soffocarne la crescita. Tentativo vano, anche perché la combinazione di fisicità e agonismo rende il calcio sempre più attraente agli occhi dei giovani, che anche nelle scuole iniziano a praticarlo. E proprio i college e le università diventano il vero motore della diffusione del nuovo gioco. Si inizia a definire delle regole, che tuttavia ogni istituzione fissa a modo proprio, non risolvendo pertanto l’anarchia che caratterizza questa fase. Il radicamento del calcio nelle istituzioni scolastiche, che con esso cominciano ad identificarsi, costringe tuttavia a compiere il passo definitivo verso la fissazione di standard comuni. Le prime partite amichevoli, infatti, evidenziano la difficoltà di misurarsi e divertirsi se ognuno fa riferimento alle proprie regole, spesso in totale contrasto con quelle dell’avversario.

I rappresentanti di alcuni club fissano dunque un incontro alla Freemason’s Tavern (nel disegno sopra l'evento alla Freemason's), con lo scopo proprio di fissare regole comuni e costituire un’associazione che ne verifichi l’applicazione. Il primo meeting si tiene il 26 Ottobre 1863, e segna la storica data di nascita della Football Association, la prima istituzione calcistica al mondo. 
Intervengono i rappresentanti di dodici club: Forest (che diventerà i Wanderers, primi vincitori della FA Cup), NN Kilburn, Barnes, War Office, Crusaders, Perceval House, Crystal Palace, Blackheath, Kensington School, Surbiton, Blackheath School, Chartehouse School

Tutti concordano sulla petizione associativa, e deliberano che ‘i club rappresentati a questo meeting si riuniscono in un’associazione denominata The Football Association’. 
Più difficile l’accordo sulle regole, tanto che le diverse e spesso contrastanti proposte in discussione costringono a rinviare la decisione definitiva. La contesa si polarizza su due posizioni: quella sostenuta soprattutto dal Blackheath, che intende adottare la variante di calcio codificata dalla Rugby School, e quella che invece predilige il codice della Cambridge University. Il dissidio è di non poco conto e si rivelerà di importanza capitale nel definire il calcio moderno. La ‘variante Rugby’, infatti, consente di prendere la palla con le mani, placcare gli avversari per riconquistarne il possesso e perfino ‘caricare’, ovvero scalciare e sgambettare. Dall’altra parte, invece, la ‘variante Cambridge’ predilige il ‘dribbling game’ sul quale il calcio moderno si basa.
Dopo numerose e sempre più accese riunioni, il 1° Dicembre si giunge ad una votazione, e la posizione del Blackheath è sconfitta per 13 voti a 4.
Il club si dimette immediatamente dalla Football Association per proseguire sulla via intrapresa; nel 1871 ne nascerà la Rugby Union, a sua volta ‘madre’ del moderno rugby. La maggioranza della FA può finalmente sancire il primo codice di regole comuni. La votazione finale avviene l’8 Dicembre, e ne escono 13 principi:

1. La lunghezza massima del terreno di gioco è 200 yards, la larghezza massima di 100 yards e il terreno sarà delimitato da bandiere; la porta sarà delimitata da due pali verticali distanziati di 8 yards, senza alcun nastro o traversa a collegarli.

2. il lancio di una moneta determinerà quale delle due squadre inizierà il gioco dal centro del campo; l’altra squadra resterà ad almeno 10 yards dalla palla fino a quando non sia dato i calcio di avvio.

3. dopo un gol, la squadra che lo ha subito ha diritto a rimettere in gioco la palla, e le due squadre invertiranno la porta dopo ogni gol.

4. un gol sarà assegnato quando la palla attraversa i pali o lo spazio da questi delimitato (a qualunque altezza), senza esservi lanciata o comunque portata con le mani.

5. quando la palla esce dal campo, il giocatore che la rimette deve farlo dal punto in cui è uscita ed in direzione perpendicolare alla linea di delimitazione; la palla non si considera di nuovo in gioco finchè non ha toccato il terreno.

6. quando un giocatore calcia la palla, ognuno appartenente alla medesima squadra che si trovi più vicino alla porta avversaria è considerato fuori gioco e non può toccare la palla né ostacolare gli avversari fino a quando non torna in gioco. Nessun giocatore è tuttavia considerato fuori gioco quando la palla è calciata da dietro la linea di porta.

7. Se la palla finisce oltre la linea di porta, se è toccata da un giocatore cui appartiene la porta, egli avrà diritto ad un calcio da fermo dalla linea della porta. Se la palla è invece toccata da un giocatore avversario, questi avrà diritto ad un calcio da fermo verso la porta da una distanza minima di 15 yards dalla linea, e la squadra avversaria resterà all’interno della propria linea di porta fin quando non avrà calciato.

8. se un giocatore effettua un’intercettazione corretta, avrà diritto ad un calcio da fermo, a condizione che lo richieda tracciando un segno sul terreno; per calciare, 6 potrà andare indietro a suo piacimento e nessun giocatore avversario avanzerà oltre il suo segno fino a quando non avrà calciato.

9. nessun giocatore può correre con la palla.

10. non è ammessa la trattenuta né lo sgambetto, e nessun giocatore può usare le mani per bloccare o spingere l’avversario.

11. è vietato lanciare o passare la palla ad un calciatore della stessa squadra con le mani. 

12. nessun giocatore è autorizzato a prendere la palla con le mani mentre questa è in gioco, quale che sia la ragione o la necessità.

13. nessun giocatore è autorizzato a vestire protezioni metalliche o a cospargere di guttaperca le suole o i tacchi delle proprie calzature.

Con regole comuni finalmente fissate e condivise (anche se alcune suonano abbastanza enigmatiche…), nasce finalmente il calcio moderno. Ora si inizia a giocare davvero…
di Giacomo Mallano, da "UK Football Please"

Nessun commento:

Posta un commento

Questo blog viene aggiornato senza alcuna periodicità e non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 7/03/2001. L'autore dichiara inoltre di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti che siano lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima. Le foto di questo blog sono pubblicate su Internet e sono state quindi ritenute di pubblico dominio. Se gli autori desiderano chiederne la rimozione, è sufficiente scrivere un'e-mail o un commento al responsabile del sito.