A scuola, un pomeriggio di anni fa, tanti a dire il vero, voglia di studiare poca e tra le mani una copia del Guerin Sportivo. Tra i servizi, uno in particolare sul campionato inglese attira la mia attenzione. Pagina dopo pagina scopro maglie bellissime, coloratissime e originali; club quali Derby County, Queen’s Park, Rangers, Liverpool, etc.; giocatori come Tom Currie, Alan Hudson, Charlie George, Mike Channon; quanto basta per far sognare un adolescente.
E’ solo l’inizio di una passione, coltivata, trasmessa, difesa per anni. Dalle prime immagini diffuse dalla Tv Svizzera (FA Cup Final) sino alle 25 maratone nei week-end grazie alla Pay TV. Tanti campioni amati quali Liam Brady, Kevin Keegan, Trevor Francis, Glenn Hoddle sino ad arrivare ai più recenti Gazza, Gary Lineker, Michael Owen e David Beckham.
Di ricordi ce ne sarebbero tanti, li racconterò, magari in futuro, poco alla volta, come quando si sorseggia un buon, vecchio whiskey (anche se sarebbe più adatto parlare di birra) ma sulla partita Juventus–Arsenal, semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe, anno 1980, mi piacerebbe spendere due parole. Partenza in treno (di notte) per Torino per andare a vedere per la prima volta una squadra inglese, non una qualsiasi, ma i mitici Gunners! Tra le loro fila campioni del calibro di Brady, Jennings, Stapleton ed altri. La partita di andata era terminata 1-1. Juve favorita, come al solito, mentre all’Arsenal sarebbe servito un miracolo per qualificarsi.
Fuori dal Comunale incontro i primi tifosi inglesi, sciarpe, cappellini, bandiere al vento, cori a ripetizione a sostegno della squadra (forse frutto di qualche birra di troppo) e tante magliette indosso (non certo come ai giorni nostri); in una sola parola…UNICI!
Sono cordiali, forse sorpresi di trovare simpatizzanti oltre terra d’Albione, discutiamo della partita imminente, ci scambiamo le sciarpe e poi ci lasciamo con un “good luck”. Lo stadio è già tutto esaurito ore prima, la tensione è alle stelle.
Nel settore distinti, lato Maratona of course, un buon contingente di tifosi Arsenal, sopraffatti dai 60.000 del Comunale ma mai domi e orgogliosi come si conviene ad un vero tifoso British. Dopo infiniti duelli a centrocampo e con le speranze oramai ridotte al lumicino, l’impensabile: cross di Rix a tempo scaduto che attraversa tutta l’area, la difesa juventina ha un momento di disorientamento ed il nuovo entrato Vaessen sbuca dal nulla e segna. Apoteosi tra la tifoseria inglese.
L’Arsenal andrà a giocarsi la finale con il Valencia: io, circondato da migliaia di juventini attoniti non sfido il destino e gioisco intimamente tra la folla. Purtroppo una parte del popolo bianconero non gradisce l’esultanza inglese e dopo il fischio dell’arbitro si avventa contro i supporter d’oltremanica dando vita a violenti scontri (ma questa ahimè è un’altra storia).
E’ oramai notte fonda, sulla via del ritorno verso casa, su un treno scomodo e maleodorante estraggo dallo zainetto una sciarpa bianco rossa scambiata prima del match, nella mia mente si susseguono come in un film tutte le immagini di una giornata indimenticabile… l’amore per i Gunners era nato.
di Massimo Mac Truzzi, da "UK Football please"
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