20 settembre 2024

STADIA - Gli stadi di Bristol: Bristol Rovers.

Ora ci spostiamo verso sud-ovest per giungere a Bristol. 
Per rispetto di anzianità inizieremo il nostro viaggio dal Bristol Rovers FC fondato nel 1883.


























I “pirates” hanno sempre avuto un rapporto piuttosto movimentato con i campi di gioco. Prima di giungere al Bristol Stadium (meglio noto a tutti come Eastville) loro casa dal 1897 al 1986, i biancoblu fecero prima tappa in ben altri 4 campi, tutti con facilities piuttosto modeste sino a quando decisero di acquistare il terreno di Eastville per 150 Sterline.
La proprietà restò del club sino al 1940 quando, in seguito a necessità finanziarie, lo stadio fu venduto ad una locale società di greyhound racing. Nonostante ciò i pirates ottennero di continuare a giocarvi pagando ai nuovi proprietari un affitto annuale. Eastville era uno dei pochi impianti britannici con forma ellissoidale per via della presenza della pista per le corse dei cani, e quindi presentava alle estremità due curve anziché le classiche ends, mentre lungo i due rettilinei facevano bella presenza due tribune coperte con la parte più bassa riservata ai posti in piedi. La capacità totale superava i 40.000 posti. Su uno dei due tetti spiccava un TV gantry ovvero una struttura che ospitava la telecamera per le riprese televisive e la postazione dei radio e telecronisti.
Nel 1986, in seguito ad un costante aumento dei debiti e dell’affitto, il BRFC decise con rammarico di lasciare Eastville (nella foto l'ultima partita) ed accasarsi provvisoriamente presso il Twerton Park di Bath, stadio della locale squadra non league del Bath City.
I sostenitori accettarono questa soluzione pur tra mille proteste ma mai si sarebbero immaginati che per loro iniziava una vita da pendolari che durò ben 10 anni. Quindi molto più dura di quella che fecero i fans del Charlton o del Wimbledon in occasione della loro migrazione forzata e temporanea a Selhurst Park. 
Inoltre Twerton Park aveva dei requisiti che andavano bene appena per la terza e quarta divisione con una capienza inferiore ai 10.000 posti di cui solo 1.066 a sedere, che pregiudicavano anche l’eventuale possibilità di crescita del club.
A nulla valsero ripetuti tentativi di ottenere il permesso per edificare un nuovo stadio così come fallirono, per un mancato accordo sul costo dell’affitto, le trattative con i cugini del Bristol City per condividere la casa dei Robins ovvero Ashton Gate. 
Finalmente nel 1987 la questione si risolse con un ritorno a Bristol; infatti il management si accordò con il Bristol Rugby Union Club per condividere il Memorial Ground e alcuni anni dopo si riuscì addirittura a rilevare anche la quota dei cugini della palla ovale tornando ad essere proprietari di un impianto.
L’attuale stadio è composto da quattro tribune ognuna diversa dall’altra, frutto di interventi fatti in periodi diversi ma il colpo d’occhio finale è comunque piacevole e la presenza in media di 7.000 spettatori crea un buon ambiente. 
Il record di presenze al vecchio Eastville si registrò nel 1960 per un quarto round di FA cup contro il Preston North End quando furono presenti 38.472 spettatori mentre al provvisorio Twerton Park di Bath si staccarono 9.646 tagliandi sempre per un quarto round di FA cup nel 1990, avversario il Liverpool. 
di Gianluca Ottone, da UKFP (giugno 2005)

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