18 aprile 2025

UP the colors. "ASTON VILLA. UP THE VILLA!" di Gianfranco Giordano

L’Aston Villa venne fondato da membri della Aston Villa Wesleyan Chapel di Handsworth nel 1874, non ci sono certezze sulla data esatta, si parla di marzo o di ottobre ma alcune fonti citano un giorno preciso, il 21 novembre, nove giorni prima della nascita di Winston Churchill.

I fondatori, che si ritrovarono sotto un lampione a gas in Heathfield Road, erano giocatori di una squadra di cricket desiderosi di tenersi in allenamento durante i mesi invernali, dopo aver visto una partita di rugby decisero che lo sport praticato sotto le Association Rules era più consono ai loro gusti. Il nome è molto particolare, assolutamente unico nel panorama calcistico britannico, e fa riferimento alla zona di Aston, un’area nella parte settentrionale della città di Birmingham, mentre Villa deriva da un incrocio stradale denominato Villa Cross posto sulla Villa Road. L’Aston Villa giocò la prima partita nel marzo del 1875, avversario Aston Brook St.Mary's, una squadra di rugby della zona. Le due squadre decisero di giocare il primo tempo, terminato a reti bianche, secondo le Rugby Rules ed il secondo tempo secondo le Association Rules, la rete decisiva per i Villans venne segnata da Jack Hughes. 
La prima divisa era composta da una maglia con sottili righe orizzontali blu reale e rosso scarlatto, pantaloni bianchi e calzettoni blu reale. Nella stagione 1877/78 il Villa scende in campo con una divisa composta da maglia bianconera a sottili righe orizzontali, pantaloni bianchi e calzettoni neri. Il club nei primi anni ebbe l’influenza della numerosa comunità scozzese presente in città, in particolare William McGregor, arrivato al club nel 1877, grande organizzatore e uomo d’affari. Nella stagione 1878/79 il club comprò delle maglie nere a girocollo impreziosite da un grande leone rampante rosso, con i ripetuti lavaggi i leoni sbiadirono diventando di un colore rosa stinto quindi, per la stagione seguente, si decise di andare in Scozia e comprare tredici stemmi reali gialli con il leone rampante rosso, in modo di attaccare lo stemma sulle maglie per le partite e poi staccarlo prima di mandare le maglie in lavanderia. Le stagioni giocate con il leone sul petto non furono particolarmente fortunate per la squadra, così si decise di togliere lo stemma dalla maglia ed utilizzare il leone solo sulla carta intestata e su tutti gli oggetti del club. 
Negli anni tra 1880 ed il 1884 si alternarono diverse divise, amaranto con il leone rosso, biancoblù a righe orizzontali, nera ed anche una maglia divisa a metà in due tonalità di verde. Nella stagione 1884/85 e nella prima parte della stagione seguente, i Villans indossarono una curiosa maglia biancorossa “pezzata”, con pantaloni bianchi e calzettoni neri (purtroppo non ci sono fotografie della squadra con questa divisa), seguita poi da una classica maglia a strisce verticali bianconere con collo a camicia, il resto della divisa rimane invariato. L’8 novembre 1886, in vista della nuova stagione, il direttivo del club decise di ordinare delle nuove divise composte da maglia a sottili strisce verticali cioccolato e azzurro (al tempo il color cioccolato era abbastanza di moda nel calcio britannico) con collo a camicia, pantaloni bianchi e calzettoni cioccolato. L’incarico di cercare le nuove divise ad un prezzo ragionevole venne affidato a McGregor, con questa divisa il club vinse il suo primo trofeo, l’FA Cup. La stagione successiva arrivarono i definitivi colori amaranto e celeste, da quel momento non ci furono altri cambiamenti cromatici ma solo qualche aggiustamento stilistico, riguardo alla scelta dei colori amaranto e celeste ci sono due versioni. La nuova accoppiata cromatica sarebbe semplicemente un’evoluzione della divisa precedente, l’amaranto andava a sostituire il cioccolato in onore della Regina Vittoria che nel 1887 festeggiava i cinquantanni di regno, l’amaranto è il colore che rappresenta la monarchia britannica, il balcone di Buckingham Palace nelle occasioni ufficiali è sempre adornato con un drappo di questo colore. Un’altra versione parla di un omaggio alla Scozia, patria di molti giocatori del club. Si narra di una riunione tenutasi in un pub (e dove altrimenti?) in cui i giocatori decisero di adottare i colori di Hearts e Rangers che, insieme al leone rampante, avrebbero dovuto rappresentare il legame tra l’Aston Villa e la Scozia. La prima divisa con i nuovi colori, stagione 1887/88, era composta da una maglia a scacchi amaranto e celeste con collo a camicia in tinta, pantaloni bianchi e calzettoni amaranto. Con questa divisa l’Aston Villa partecipa alla prima edizione della Football League, il più antico campionato nazionale del mondo, nato grazie a William McGregor, il primo ad avere l’idea di mettere ordine nel caos dei campionati disputati a livello locale. Nelle stagioni 1890/91 e seguente la maglia è divisa a metà con collo a girocollo amaranto chiuso da bottoni, mentre nelle stagioni 1892/93 e seguente il collo è bicolore a camicia. In queste stagioni venne usata, sporadicamente, la maglia amaranto con le maniche celesti che divenne definitiva con l’inizio della stagione 1894/95. Era la famosa maglia di lana amaranto con collo a girocollo chiuso da laccetti con un vistoso bordo celeste, maniche celesti e polsi amaranto, i pantaloni sono bianchi ed i calzettoni amaranto con bordini celesti, sono anni d’oro per il Villa che comincia a diventare una leggenda ammirata in tutto il regno e questa maglia, disegnata da Ollie Whateley (giocatore del Villa e della Nazionale inglese), diventa una vera icona del calcio britannico e rimane praticamente invariata fino alla stagione 1922/23. Nel frattempo il club si spostò nell’Aston Lower Grounds, al tempo il miglior impianto sportivo della zona, nel 1897 e subito i tifosi ribattezzarono l’impianto Villa Park. Nei primi anni del secolo, indicativamente tra il 1900 ed il 1908, i Villans hanno indossato delle semplici maglie rosse di tessuto più leggero in giornate particolarmente calde. 
Nella stagione 1923/24 il collo, sempre a girocollo, riporta un doppio bordo celeste, anche i polsi che riportano un doppio bordo amaranto, i calzettoni diventano neri con bordini celeste ed amaranto, il collo è sempre chiuso dai laccetti che spesso vengono persi durante le partite o in lavanderia. Questa divisa viene usata, praticamente invariata, fino al 1944 anche se in alcune occasioni la squadra scende in campo con una versione precedente della maglia. Alla ripresa dei campionati nel 1946, l’Aston Villa si presenta nuovamente con il collo a girocollo con una sola striscia azzurra, questa maglia verrà usata per nove stagione e nel 1955/56 per l’ultima volta si torna alla maglia con collo con due righe azzurre. Nella stagione 1956/57 la maglia presenta un collo a V celeste con righine amaranto, sul petto lo stemma societario, che non lascerà più la divisa, mentre il materiale usato non è più la lana bensì il cotone. Dalla stagione successiva i calzettoni non saranno più neri e cambieranno spesso di colore alternando amaranto, celeste e bianco nel corso degli anni. Nella stagione 1963/64 il collo diventa a girocollo, pur mantenendo lo stesso stile, questa maglia rimane in voga fino al 1969 quando venne adottata una maglia completamente amaranto con un collo, di colore celeste come i polsini, assolutamente nuovo a camicia con un inserto a V nella parte anteriore, per la prima volta vengono indossati pantaloncini celesti. Questa divisa venne suggerita dal manager Tommy Docherty, la stagione successiva, con il cambio di manager, lo stile della maglia rimane invariato ma ritornano le maniche celesti ed i pantaloncini bianchi, questa maglia verrà usata fino al 1975. Nella stagione 1975/76 compare per la prima volta sulle maglia il logo dello sponsor tecnico, la britannica Umbro che mantenendo invariato il disegno della maglia propone un collo a camicia a righine celeste ed amaranto con polsi nello stesso stile. Questa è la maglia dell’ultimo successo in campionato, 1981/82, quando si chiude il rapporto di fornitura con la Umbro, ed è anche una delle ultime maglie “classiche” dei Villans. Nel 1981/82, la stagione del trionfo europeo a Rotterdam contro il Bayern, la francese Coq Sportif propone una maglia dal disegno diverso dal solito, collo a V celeste con righine amaranto, maniche celesti con righine amaranto sui polsi e fianchi della maglia di colore celeste. La stagione successiva compare sulle maglie il primo sponsor commerciale, la Davenports, fabbrica di birra di Birmingham che sponsorizzerà il club per una sola stagione. Notevole il servizio fotografico dell’epoca, con la venticinquenne maggiorata Erica Roe, divenuta famosa nel Regno Unito dopo uno spogliarello sul campo di Twickenham nel corso del test match di rugby Inghilterra-Australia del 2 gennaio 1982, in posa con la maglia del Villa insieme ai giocatori. Nelle stagioni 1983/84 e seguente la ditta francese propone una maglia completamente amaranto con collo a girocollo celeste con righine amaranto ed un importante inserto triangolare pure celeste, la maglia è completamente amaranto eccetto i fianchi celesti. Ormai sembra una gara tra i fornitori a snaturare una delle maglie più belle ed ammirate del calcio inglese, nelle stagioni 1985/86 e seguente maglia completamente amaranto con collo a V bianco e due strisce orizzontali celesti nella parte alta del petto, nella stagione seguente modello quasi uguale con le due strisce che proseguono sulle maniche. Arriva la danese Hummel che per due stagioni, 1987/88 e seguente, propone una maglia metà amaranto e metà a sottili strisce verticali celeste ed amaranto con collo a V bicolore, dopo questo scempio per la terza stagione viene adottata una maglia tradizionale. Dal 1990/91 al 1998/98 vengono adottate divise tutto sommato tradizionali ma con le maniche che diventano azzurre, eccezione per la stagioni 1993/94 e seguente quando la Asics presenta una maglia amaranto con sottili strisce verticali azzurre. Interessante la maglia 1992/93 che, per omaggiare il primo campionato della neonata Premier League, ripropone il collo a girocollo chiuso da laccetti in voga agli inizi del 900, lo sponsor tecnico, nuovamente la Umbro, vestiva anche il Napoli che usò la maglia del Villa come terza divisa, una sola volta, nella stagione successiva. Si arriva al nuovo millennio e le divise cambiano ormai ad ogni stagione, si ritorna ai colori classici amaranto e celeste ed al disegno storico, a parte un paio di stagioni tra cui la maglia a larghe strisce verticali del 1999/2000. Nel corso degli anni il Villa ha fatto tendenza e diversi club inglesi hanno deciso di vestirsi con questa maglia, i motivi sono diversi ma tra le altre indossano il claret and light blue Burnley, Crystal Palace, Scunthorpe United e West Ham United. Per gli Hammers si trattò di una scommessa vinta e non di emulazione.
La seconda maglia dell’Aston Villa è per tradizione bianca o celeste, solitamente con inserti amaranto e celeste o solamente amaranto. Nella stagione 1955/56 la seconda divisa era a strisce verticali amaranto e celesti, in questi anni è capitato che Aston Villa e Birmingham City si prestassero i rispettivi kit per usarli come divise alternative in FA Cup, secondo le regole dell’epoca quando due squadre avevano divise simili dovevano cambiare entrambe. Il Villa indossò la divisa blu del City nel febbraio del 1953 contro il Rotherham e nel 1957 contro il Burnley, in questo caso era la divisa rossa alternativa. Molto apprezzata la maglia celeste con strisce verticali sottili usata nella finale di FA Cup del 1957, vinta contro il Manchester United. Nella prima metà degli anni 70 venne sfoggiata una bella divisa composta da maglia gialla con bordi blu, pantaloncini blu e calzettoni gialli, in quel periodo questo completo era usato come divisa alternativa da molti club. Anche negli ultimi anni si è rimasti fedeli a questi colori con l’aggiunta del nero, nelle stagioni 1993/94 e seguente si è anche vista una maglia nera e verde a strisce verticali.

Nel secondo dopoguerra e fino agli anni 80, i portieri del Villa hanno sfoggiato delle bellissime maglie di colore verde brillante, molto british, per poi passare a divise di ogni colore come moda dei tempi moderni.
Il primo stemma a comparire sulle maglie dell’Aston Villa, 1878, è il leone rampante rosso della Scozia che scomparirà dopo quattro stagioni. Nella stagione 1886/87, viene cucito sulle camice lo stemma cittadino. Nella stagione 1956/57 compare, questa volta in maniera definitiva, un vero stemma sociale, si tratta del leone rampante rosso all’interno di uno scudo sotto il quale c’è il motto sociale, Prepared. Nella stagione 1969/70 il leone diventa celeste, ricamato sul petto della maglia a sovrastare le lettere AV. Nel 1973 arriva il logo forse più bello, che rimarrà in auge per ventanni, un cerchio celeste con un leone rampante amaranto racchiuso in un cerchio amaranto con la denominazione del club in lettere dorate. Nel 1992 viene proposto una scudo a strisce verticali amaranto e celesti con un leone rampante dorato e la scritta Prepared, nel 2007 lo scudo è celeste con bordo amaranto ed al centro un leone rampante dorato sulla scritta Prepared sormontato dall’acronimo AVFC ed una stella a ricorda la vittoria in Coppa Campioni, ultimo restiling all’inizio di questa stagione quando viene tolto il motto per ingrandire il leone.

Nel catalogo HW del Subbuteo l’Aston Villa compare con tre diverse numerazioni: numero 7, la divisa classica con maglia amaranto a maniche celesti con pantaloncini bianchi e calzettoni amaranto con bordo celeste; la numero 74 con il collo celeste triangolare in due versioni con maniche celesti, pantaloncini e calzettoni bianchi oppure con maglia amaranto con collo triangolare pantaloncini e calzettoni celesti; ultima la numero 333 con il vistoso collo a girocollo bicolore. Prima di chiudere giusto ricordare che l’Aston Villa è la squadra per cui tifa il Duca di Cambridge Principe William.
di Gianfranco Giordano, (thank you to https://www.kitclassics.co.uk)

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