“You’ll never walk alone”, l’inno della Kop, la curva dei tifosi del Liverpool, è un emblema della cultura dei supporter d’oltremanica. Il mito del tifo calcistico inglese, se da un lato si concretizza nell’immagine violenta dell’hooligan, dall’altro trae forza dal culto dello stadio, dai rituali e dalle modalità di incitamento collettive, corali e spettacolari che, negli anni Sessanta, influenzarono gli spettatori degli stadi in gran parte dell’Europa. Che cos’è cambiato in Inghilterra dopo le tragedie dell’Heysel e di Hillsborough? È davvero ancora attuale la vecchia immagine stereotipata dell’hooligan? Perché le centinaia di fanzine calcistiche autoprodotte rappresentano un’autentica innovazione?
A questi e ad altri interrogativi rispondono alcuni tra i più interessanti sociologi britannici e francesi, offrendo al lettore italiano il nuovo scenario di una cultura calcistica in trasformazione.
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