Dopo Teds, Mods, Rockers, Hippies, Skinheads, Suedeheads, Punks verso la fine degli anni settanta in Inghilterra apparve un nuovo trend. Gli adepti di questa sottocultura facevano parte delle gangs violente affiliate al football. Si vestivano con abbigliamento sportivo griffato (spesso rubato) facendo apparire come dei dinosauri i bootboys di qualche anno prima. Venivano chiamati Scallies, Perry Boys, Trendies o Dressers ma il nome che rimase fu Casuals. Questo libro non è uno studio semplicistico di firme della moda e teppisti del football ma un'esplorazione di quello che fu un movimento giovanile che per la maggior parte attingeva affiliazioni nella working-class bianca durante un'era caratterizzata da feroci attacchi da parte di un governo di destra determinato a smantellare e cancellare qualsiasi segno di resistenza urbana e da parte dei media, con la lobby Sohocentrica incapace o maldisposta a cogliere quanto stava accadendo intorno al football. Casuals esamina l'evoluzione della scena analizzando tutti i dettagli: i vestiti, naturalmente, ma anche la musica, la politica, le droghe, il crimine. Insomma , tutto quanto avesse a che fare con il quotidiano di uno scally o di un casual. Questa è la storia di un movimento di rivolta culturale, musicale e sartoriale capace di mutare frequentemente e in maniera impercettibile a seconda del dove e del quando.
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