"Nei secondi finali ho sbagliato un gol facilissimo. Ho calciato forte la palla che ha sfiorato la spalla di Taffarel, si è alzata, ha colpito la traversa ed è finita fuori. Avrei potuto metterla ovunque. Nove volte su dieci l’avrei fatto. Dopo sono rimasto lì, sdraiato sull’erba, pensando: “Il nostro mondiale è finito” Ci penso sempre, quel ricordo non se ne va mai" .. Mo Johnston, attaccante della Scozia a Italia 90.
Se quella palla fosse entrata, al novantesimo minuto di Brasile-Scozia, forse la storia di quei mondiali sarebbe cambiata. La Scozia avrebbe passato il primo turno e agli ottavi di finale tutto sarebbe potuto accadere. Perfino che arrivasse a disputare la finalissima contro l’Argentina di Maradona e magari vincere. Certo ce ne vuole di fantasia per pensare ad un simile epilogo, ma il cuore di un giovane tifoso innamorato di quella maglia può arrivare ad immaginare che questo potesse davvero accadere. Sogno e realtà in questo romanzo si rincorrono in un susseguirsi di emozioni.

Nessun commento:
Posta un commento