12 maggio 2025

UP the colors. "RANGERS GLASGOW. BLUE HEAVEN" di Gianfranco Giordano

Mentre il XIX secolo volgeva al termine Glasgow era la seconda città dell’Impero Britannico, grande polo industriale famoso per i cantieri navali e le industrie ferroviarie, oltre che per il suo porto dove transitavano merci in quantità. L’aumento di ricchezza e popolazione contribuì anche all’aumento degli studenti universitari, la University of Glasgow è una delle università più antiche della Gran Bretagna, proprio gli studenti universitari hanno cominciato a giocare a calcio nella seconda metà del secolo in città. 
Nel marzo 1872 un gruppo di appassionati di canottaggio assistette casualmente ad una partita di calcio a Glasgow Green, un parco cittadino, e decise di fondare una squadra. I ragazzi in questione erano i fratelli Moses e Peter McNeil, Peter Campbell e William McBeath, nel maggio dello stesso anno la nuova squadra, denominata Glasgow Argyle, pareggiò 0-0 contro il Callander FC, squadra appena fondata e dalla vita breve. Poco dopo Moses McNeil lesse The English Football Annual scritto da Charles Alcock, uno dei pionieri del calcio britannico e fondatore della FA, la sua attenzione venne attratta dalla squadra di rugby dei lavoratori della Great Western Railway.

Si trattava dello Swindon Rangers, che involontariamente fornì la denominazione al club di Glasgow. Una seconda partita venne giocata nel 1872, roboante vittoria per 11-0 contro una squadra chiamata Clyde, nulla a che vedere con l’attuale Clyde FC, indossando per la prima volta delle maglie blu reale, abbinate a pantaloni bianchi e calzettoni biancoazzurri a righe. Nella stagione 1874/75 i Rangers partecipano alla Scottish Cup, manifestazione nata la stagione precedente, il 10 ottobre 1874 giocano la loro prima partita ufficiale sconfiggendo per 2-0 l’Oxford, squadra di Glasgow, al turno successivo incontrano il Dumbarton e dopo uno 0-0 casalingo vengono battuti ed eliminati perdendo 1-0 nel replay. La stagione successiva la squadra lascia il campo di Glasgow Green e si trasferisce a Burbank Park, campo dei Glasgow Academicals, una delle più vecchie squadre di rugby scozzesi. Nel 1876 i Rangers rilevarono il terreno di Kinning Park dal Clydesdale Cricket Clubs, al tempo il Clydesdale giocava sia a cricket che a calcio, il nuovo campo fu aperto ufficialmente il 2 settembre con un’amichevole contro il Vale of Leven vincendo clamorosamente per 2-1 davanti a 1.500 spettatori. Nel 1877 i Rangers raggiunsero la finale di coppa perdendo con il Vale of Leven, 1-1 e successivo 2-3 nella ripetizione, in questa finale la squadra dei Rangers era composta ragazzini opposti ad una squadra di uomini adulti. In virtù della loro giovane età i ragazzi vennero definiti dai cronisti “Light and speedy” (ovvero leggeri e veloci) per la loro esile figura e per la velocità nei movimenti. Da questa denominazione deriva il soprannome “Light Blues” ancora in uso. Molti pensano erroneamente che “Light Blues” derivi dalla maglia indossata in quella partita ma i Rangers non hanno mai indossato maglie di quel colore. Nel 1879 le due squadre si ritrovarono nuovamente di fronte in finale, ancora un pareggio 1-1 ma i Rangers si rifiutarono di giocare il replay per protesta riguardo una rete a loro annullata nella prima finale. A partire da questa stagione i Gers adottano una maglia a righe orizzontali bianche e azzurre con collo a girocollo chiuso da bottoni mentre il resto della divisa rimane invariato, la scelta si deve al segretario onorario Angus Campbell, un Highlander superstizioso che credeva di aver maggior fortuna con le nuove divise. Le maglie a cerchi non ottennero molto favore tra i soci e a partire dalla stagione 1883/84 si ritornò alla maglia blu reale a tinta unita con collo a girocollo chiuso da bottoni, i pantaloni rimanevano bianchi mentre i calzettoni erano neri. Nel frattempo Kinning Park era diventato troppo piccolo, così il club si trasferì in Paisley Road nel primo Ibrox Park, questo impianto aveva una tribuna centrale lunga 300 piedi e un padiglione d’angolo per una capienza totale di 15.000 spettatori. Il campo venne inaugurato il 20 agosto 1887, ospiti di giornata gli Invincibili del Preston NE che dilagarono vincendo 8-1. Il 28 maggio 1888 si gioca la prima partita tra Rangers e Celtic, un’amichevole che i Biancoverdi vincono 5-2 sul proprio campo, al tempo i rapporti tra i due club erano buoni e la feroce rivalità inizierà più tardi. Nella stagione 1888/89 piccolo cambio stilistico nella maglia, il collo è a camicia sempre chiuso da bottoni. Nell’aprile del 1890 venne fondata la Scottish Football League e il 16 agosto partì il primo campionato scozzese. Il torneo terminò il 12 maggio 1891 con due squadre a pari merito in testa, Rangers e Dumbarton, il 21 maggio venne disputato lo spareggio che terminò in parità con il risultato di 2-2. A quel punto la federazione decise di assegnare il titolo di campione nazionale ex-aequo alle due squadre. Nel 1893 si tornò ad una maglia con collo a girocollo chiuso da bottoni, sempre invariato il resto della divisa. Ben presto Ibrox Park divenne troppo piccolo per le ambizioni del club, i Rangers avevano vinto il campionato del 1899, il primo successo assoluto vincendo tutte le 18 partite del campionato, e il 30 dicembre 1899 venne disputata la prima partita nel Nuovo Ibrox. A partire dalla stagione 1904/05 i calzettoni diventano neri con risvolto rosso, sono i colori del Burgh of Govan, la municipalità che ospita lo stadio del club. Nella stagione 1909/10 compare per la prima volta il collo bianco, a girocollo fino al 1915 e poi a camicia fino alla stagione 1919/20. Da questa stagione comincia un periodo d’oro compreso tra i due conflitti mondiali, in vent’anni i Gers vinceranno 17 trofei tra campionato e coppa nazionale. Nella stagione 1920/21 collo di nuovo blu a camicia chiuso da bottoni e la stagione seguente collo a girocollo, sempre blu. A partire dalla stagione 1922/23 maglia blu reale con collo a camicia bianco chiuso da bottoni nascosti, sempre abbinata a pantaloncini bianchi e calzettoni neri con risvolto rosso, questa divisa rimarrà in auge fino alla stagione 1959/60. Nel 1920 Bill Struth divenne manager, fino a quel momento era l’assistente di William Wilton che morì in un incidente in barca. Sotto la guida di Struth, che rimase al comando del club per ben 34 anni, i Rangers divennero una squadra molto forte arrivando a raggiungere e superare il Celtic nel ruolo di club guida del calcio scozzese. Alla ripresa dell’attività agonistica dopo la guerra, 1946/47, venne istituita la Coppa di Lega e i Rangers si aggiudicarono la prima edizione battendo in finale l’Aberdeen per 4-0. La stagione successiva i Gers si aggiudicarono il treble, trionfando in tutte e tre le competizioni nazionali. In questi anni ricchi di successi la forza della squadra era la difesa, conosciuta come “la cortina di ferro”. 
Nel 1954 Bill Struth lascia la panchina che viene affidata a Scot Symon, ex giocatore del club e uno dei pochi ad aver giocato con la nazionale scozzese di calcio, una sola presenza, e di cricket. I Gers si affacciano al grande palcoscenico europeo nella stagione 1959/60 quando approdano alle semifinali di Coppa dei Campioni, vengono eliminati dall’Eintracht Francoforte con un imbarazzante 12-4 complessivo. Nel 1960/61 i Rangers abbandonano la maglia in stile rugby e indossano una casacca più moderna blu reale con collo a V bianco, invariato il resto della divisa, i questa stagione i Gers arrivano all’ultimo atto della Coppa delle Coppe ma vengono sconfitti dalla Fiorentina, perdendo entrambe le partite della finale. Ancora una finale di Coppa delle Coppe nel 1967 e ancora una sconfitta, questa volta 1-0 contro il Bayern Monaco. In questo periodo giocò nei Rangers Alex Ferguson, due stagioni (1967/68 e seguente) senza particolari acuti. Alla partenza della stagione 1968/69 i Rangers si presentano con una maglia blu reale con collo a girocollo, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi con bordi bianchi, per la prima volta compare sul petto il famoso monogramma RFC, il fornitore è la britannica Umbro. Il 2 gennaio 1971 si verificò il disastro di Ibrox (in realtà era il secondo evento del genere, il primo si verificò il 5 aprile 1902 durante una partita tra Scozia e Inghilterra e causò 25 morti e oltre 300 feriti per il crollo di una tribuna di legno) mentre si svolgeva la partita contro il Celtic. Durante il deflusso dallo stadio la folla si accalcò nella scala 13, un bambino cadde a terra causando una reazione a catena. Alla fine si registrarono 66 morti e oltre 200 feriti, molte delle vittime erano bambini. I Rangers raggiungono la gloria europea il 24 maggio 1972 a Barcellona, battendo la Dynamo Mosca in una partita epica. I Rangers passano in vantaggio con Stein al 26’ e molti tifosi scozzesi si precipitano in campo per festeggiare con i loro beniamini. La partita riprende e i Gers raddoppiano con Johnston che segnerà ancora in apertura di ripresa, a quel punto gli scozzesi sentono di avere la vittoria in tasca e si rilassano ma la Dynamo ci crede ancora e segna alla mezzora e a tre minuti dalla fine. Quando manca un minuto al triplice fischio i tifosi scozzesi invadono il campo di gioco in maniera definitiva, dalla Scozia sono arrivati 16.000 tifosi che, storditi da birra, caldo ed emozione, sono ormai fuori controllo e si scontrano con la temibile polizia franchista dentro e fuori lo stadio. La partita non riprenderà più, i Rangers riceveranno la coppa negli spogliatoi e la Dynamo presenterà reclamo chiedendo la ripetizione della partita, il reclamo verrà respinto ma i Rangers verranno squalificati per due anni da tutte le competizioni europee, poi la squalifica verrà dimezzata. Negli anni '70 il soprannome di Teddy Bears iniziò a diffondersi per i Rangers. Detto con un forte accento di Glasgow, "Bears" è pronunciato "Berrs" somigliando molto al soprannome "Gers". Nel 1973 ritornano i calzettoni neri con risvolto rosso e nel 1976 compare per la prima volta il logo del fornitore dei materiali, la Umbro. Nella stagione 1978/79 maglia con collo a camicia bianco con inserti rossoazzurri e chiusura azzurra a V, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri. Nella stagione 1982/83 e seguente la Umbro propone una maglia blu reale con sottili strisce bianche verticali, il collo a V è bianco con inserti rossoazzurri, i calzettoni sono rossi con ampio risvolto bianco con inserti rossoazzurri. Nella stagione 1984/85 maglia blu reale a tinta unita con collo bianco a girocollo con inserti azzurri, per la prima volta compare il logo di uno sponsor commerciale, si tratta della vetreria CR Smith, i calzettoni sono di nuovo neri con risvolto rosso, dopo due stagioni i calzettoni tornano completamente rossi. 
La Umbro firma le ultime tre stagioni degli anni 80 con una maglia blu reale con sfondo a quadretti e collo alla coreana con inserto tricolore. Dalla stagione 1988/89 i Gers infileranno una serie di nove successi consecutivi in campionato (nine in a row), serie interrotta ovviamente dal Celtic nella stagione 1997/98. In questo periodo nei Gers ci sono giocatori del calibro di Wilkins, Souness, Hateley, Woods, Mykhaylychenko, Laudrup e Gascoigne. Per due stagioni e mezza, a partire dal giugno 1998, il capitano della squadra fu Lorenzo Amoruso, primo cattolico ad indossare la fascia. Dagli anni 90 si succederanno diversi fornitori che proporranno nuove maglie ogni biennio prima e poi ogni anno, in ogni caso sempre maglie con inserti biancorossi. In questa varietà si evidenziano due maglie particolari. La divisa della stagione 2002/03 è stata prodotta internamente dal Club e il produttore italiano Diadora ha pagato per apporre il proprio marchio sul kit. Ogni maglia (caratterizzata dal disegno di un leone rampante con un motivo di sfondo punteggiato) era unica in quanto il tessuto veniva tagliato diversamente per ogni esemplare. Nella stagione 2012/13 venne creata una maglia per celebrare i quarant’anni dalla vittoria in Coppa delle Coppe, quindi maglia blu reale a tinta unita con collo a girocollo e logo dello sponsor di piccola misura sotto il monogramma, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi con risvolto bianco. Al termine della stagione 2011/12 i Rangers, già da qualche mese in amministrazione controllata, falliscono e ripartono dalla quarta serie del calcio scozzese, un bagno di umiltà per club e tifosi costretti a girare per i piccoli campi della periferia calcistica scozzese, il ritorno in Premiership avvenne al termine della stagione 2015/16.

Fino all’inizio degli anni 90 le maglie di riserva dei Rangers erano bianche, biancoblù oppure rosse. Con l’avvento del merchandising si sono viste maglia dai colori e accostamenti più vari, a volte anche bizzarri. Nel 2002/03 venne proposta una maglia arancione con inserti blu reale, questa divisa suscitò molte critiche perché i colori venivano visti come un riferimento all’Orange Order protestante, il club ha però sempre affermato che si trattava di una semplice scelta commerciale.

La maglia dei portieri dei Rangers fino alla metà degli anni 90 è sempre stata rossa o gialla, successivamente ci sono stati altri colori pur continuando a usare rosso e giallo con una certa frequenza.

Sulla maglia dei Rangers non è mai comparso lo stemma sociale ma un semplice ed elegante monogramma, RFC. Sulla maglia di casa il monogramma compare per la prima volta nella stagione 1968/69, non andrà più via anche se nel corso degli anni è cambiata la grandezza e la posizione. Negli anni dal 1990 al 1994 il monogramma è stata inserito al centro della denominazione societaria, infine a partire dalla stagione 2003/04 sono state inserite 5 stelle a sormontare il monogramma a ricordare le 50 vittorie in campionato. Il monogramma è comparso sporadicamente sulle maglie da trasferta negli anni tra le due guerre mondiali.

Nel catalogo HW del Subbuteo i Rangers compaiono in due versioni, il numero 2, classica divisa anni 70 composta da maglia blu con pantaloncini bianchi e calzettoni blu, e il numero 53, la divisa di fine anni 70 con la maglia blu con collo biancorosso.
di Gianfranco Giordano, (thank you to https://www.kitclassics.co.uk)

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