2 maggio 2025

IAN CALLAGHAN. Cally, l'idolo della Kop

Se entrate al The Albert, il pub adiacente Anfield e, sorseggiando una pinta, domandate a qualche tifoso un pò attempato chi è il giocatore più amato tra quelli che hanno vestito in passato la gloriosa maglia dei Reds non vi sentirete rispondere Kevin Keegan, o Kenny Dalglish o magari Alan Kennedy o John Barnes ma vi diranno un nome che i tifosi più giovani del Liverpool conosceranno meno o forse per niente: Ian Callaghan. Il motivo? Andiamo a scoprirlo...
Ian Robert nasce il 10 aprile del 1942 a Toxteth, un sobborgo di Liverpool ed entrò a 15 anni da apprendista nel club. Tifoso dei reds sin da piccolissimo (rifiutò anche un provino per i rivali dell'Everton perchè disse non si sarebbe sentito a suo agio) Ian aveva come idolo un attaccante che fece la storia del club negli anni 40 e 50, lo scozzese Bill Liddell. Il ragazzino si fece notare subito e debuttò il 16 aprile 1960, il Liverpool surclassò il Bristol Rovers per 4 a 0 e lui entrò in campo proprio al posto del suo idolo di bambino Liddell, che stava giocando la sua ultima stagione ad Anfield e che diede in seguito molti saggi consigli al giovane Ian. Quel giorno nuvoloso di metà aprile 1960 Callaghan fece un ottima gara ed uscì dal campo tra gli applausi, poi tornò nella squadra riserve, anche se per poco. Al tempo il club non navigava in buone acque.

Alla fine della stagione 1953-54 il Liverpool, giunto ultimo con appena 22 punti, era retrocesso in seconda divisione e ritorno' nella massima serie solo nella stagione 1961-62, con l'avvento in panchina di Bill Shankly. Callaghan quindi entrò nel Liverpool nel suo periodo più buio e vi rimase fedele per 18 anni (fino al 1978), partecipando all'evoluzione storica e ai grandi trionfi dei Reds, che dominarono la scena nazionale ed europea negli anni 70. Ala destra, titolare già nel 1961, fu uno degli artefici della promozione in first division del 1961, il suo primo goal con la maglia rossa lo realizzò il 4 novembre 61 contro il Preston North End al quale ne seguirono altri 68, per un totale di 69 reti nell'arco della sua lunga permanenza ad Anfield.
Il tutto al cospetto di ben 856 (!) partite di cui 640 di lega, che ancora oggi fanno detenere a Callaghan il record di presenze assoluto dei reds. Il palmares dell'idolo della Kop parla chiaro: 5 campionati inglesi (64-66-73-76-77), 2 Fa Cup ( 65-74), 6 Charity Shield (64-65-66-74-76-78), 2 coppe dei Campioni (77 e 78), 2 coppe Uefa (73 e 76), e 1 supercoppa Europea (77). Tutte da protagonista indiscusso. Inoltre campione del mondo con la nazionale inglese nel 1966, anche se da riserva con appena una presenza ( con la maglia numero sette ) nel match vinto sulla Francia 2 a 0 con due reti di Roger Hunt. Poi Alf Ramsey gli preferì un "certo" Alan Ball. Lui tornò in nazionale 11 anni e 49 giorni dopo quel giorno ( altro record ), quando il 7 settembre 1977 Ron Greenwood lo schierò per un match amichevole contro la Svizzera terminato 0 a 0. In tutto furono 4 le presenze con la maglia dei 3 leoni. Poche considerato il valore del giocatore. Nel 1974 venne nominato dalla stampa sportiva inglese giocatore dell'anno e divenne membro dell'impero Britannico, titolo conferitogli per i suoi servizi sportivi. "Cally" (così veniva chiamato affettuosamente da tutti) era un giocatore di estrema saggezza tattica, veloce nel dribbling e ottimo assist man e soprattutto un giocatore amato da tutti, mai sopra le righe, un vero gentleman considerato che in ben 856 matches disputati tra campionato, coppe nazionali ed europee non venne mai ammonito, neppure una volta. Emblematica una frase del leggendario Shankly su di lui:" Cosa penso di Ian Callaghan? Che è un grande uomo ed un ottimo giocatore e soprattutto che non è mai cambiato. Potreste picchettare la vostra vita su di lui". Ian anni dopo rivelò in un'intervista che Shankly non gli aveva mai dato consigli tattici prima di scendere in campo, tanta era la fiducia che il manager scozzese riponeva in lui. Questo era, è e sarà Ian Callaghan per i tifosi del Liverpool. E lui, che oggi ha 65 anni e che ha sempre tenuto un basso profilo dopo il suo ritiro, non ha mai smesso di tifare Liverpool. Basta recarsi ad Anfield quando giocano i Reds: Cally è lì, sempre presente, come quando era un ragazzino e sognava di diventare un idolo della Kop...
di Christian Cesarini, da "UK Football please"

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