La Scozia non ha partecipato alle qualificazioni per le prime tre edizioni della Coppa del Mondo di calcio in quanto non era ancora membro della FIFA.
La Scozia partecipa per la prima volta alle qualificazioni per il Mondiale nel 1950, al tempo il Torneo Interbritannico valeva come girone di qualificazione. Gli Scozzesi si qualificarono arrivando secondi nel Torneo, dietro l’Inghilterra, ma poi rinunciarono al viaggio perché ritenuto troppo difficile da organizzare.
Nel 1954 il Torneo Interbritannico vale ancora come girone di qualificazione ai Mondiali, la Scozia si piazza nuovamente seconda dietro l’Inghilterra e si qualifica per la sua prima Coppa del Mondo. In Svizzera la Scozia gioca due partite, contro l’Austria ed i campioni uscenti dell’Uruguay, scusate se è poco, incassa otto reti senza segnarne alcuna e torna a casa senza lasciare traccia. Del girone faceva parte anche la Cecoslovacchia ma il regolamento del torneo contemplava solamente due partite per squadra nel girone.
Nel 1958 la Scozia si qualifica superando nel girone Spagna e Svizzera. L’allenatore doveva essere Matt Busby, ma aveva dovuto rinunciare all’incarico a causa delle ferite subite nella tragedia di Monaco, il suo posto venne preso da Dawson Walker. All’esordio contro la Yugoslavia arrivano il primo punto e la prima rete nel torneo, poi due sconfitte di misura contro Paraguay e Francia che finirà al terzo posto.
Nel 1974 la Scozia, guidata da Willie Ormond, si qualifica superando nel girone Cecoslovacchia e Danimarca. Gli Scozzesi sono l’unica compagine britannica a staccare il biglietto per la fase finale della Coppa del Mondo. In Germania gli Scozzesi sono attesi da un girone di ferro con Brasile e Yugoslavia oltre allo Zaire, al tempo gli africani non facevano paura a nessuno. Esordio morbido contro lo Zaire, la Scozia fa l’errore di accontentarsi di due sole reti, poi due pareggi contro Brasile, squadra tutto sommato modesta, e Yugoslavia. Scozia eliminata per la differenza reti, il Brasile aveva segnato una rete in più allo Zaire. Per gli Scozzesi, il poco invidiabile record di essere eliminati dalla fase finale senza essere mai sconfitti.
Nel 1978 la Scozia si qualifica superando nel girone Cecoslovacchia e Galles. La Scozia era davvero una bella squadra, quasi lo stesso organico di quattro anni prima ma con più esperienza, un mix di grinta e talento. Nel girone c’erano l’Olanda, grande favorita, il Perù, squadra di buone individualità, Cubillas su tutti e l’Iran. All’esordio la Scozia viene strapazzata dal Perù, dopo essere passata in vantaggio con Jordan ed aver fallito un rigore con Masson. Nella seconda partita l’Iran si rivela avversario ostico ma gli Scozzesi riescono a passare in vantaggio nei minuti finali del primo tempo grazie ad un’autorete, nel secondo tempo però subiscono il pari degli Iraniani. Nell’ultima partita la Scozia tira fuori tutto il cuore e tutta la grinta che possiede, batte l’Olanda ma ancora una volta viene eliminata per la differenza reti.
Nel 1982 la Scozia si qualifica superando nel girone Irlanda del Nord, Svezia, Portogallo ed Israele, primo posto finale con una sola sconfitta. La grande Scozia è ormai in declino, i suoi eroi stanchi e segnati da mille battaglie. Questa volta la Scozia non stecca la partita d’esordio contro la Nuova Zelanda, cenerentola del girone. La partita con il Brasile comincia bene, rete di Narey dopo diciotto minuti, poi la Scozia deve inchinarsi ad un maestoso Brasile. Nell’ultima partita scontro diretto con l’Unione Sovietica che vanta una migliore differenza reti, la Scozia passa in vantaggio con Jordan, a segno nel terzo mondiale consecutivo, subisce la rimonta sovietica poi pareggia nei minuti finali. Ancora una volta la Scozia torna a casa per la peggior differenza reti.
Nel 1986 la Scozia si qualifica arrivando seconda dietro la Spagna, le altre squadre erano Galles ed Islanda. Nel corso della partita giocata a Cardiff il 10 settembre 1985, l’allenatore Jock Stein venne colpito da un infarto che ne causò la morte. Dopo il girone di qualificazione europeo, gli Scozzesi sconfissero l’Australia nello spareggio. Ormai è un’altra squadra, il ricambio generazionale è completo. Le speranze di passare il turno aumentano, in questa edizione passano anche le quattro migliori terze, ma per la Scozia non c’è niente da fare, nonostante sir Alex Ferguson in panchina. Dopo due sconfitte di misura con Danimarca e Germania Ovest, la Scozia era ancora in corsa per la qualificazione, ma un pareggio a reti bianche con l’Uruguay la condanna ad un mesto ritorno a casa.
Nel 1990 La Scozia si qualifica arrivando seconda dietro la Yugoslavia, le altre squadre erano Francia, Norvegia e Cipro. Quinta partecipazione consecutiva ottenuta sul campo, un record all’epoca, per gli Scozzesi. Il girone sembra abbordabile ma comincia subito male con una imbarazzante sconfitta all’esordio contro la Costa Rica, sempre brutte figure contro gli sconosciuti. Dopo un pronto riscatto contro la Svezia arriva la partita decisiva contro il Brasile, un pareggio potrebbe garantire il passaggio del turno, ma un gol di Muller ad otto minuti dalla fine spegne i sogni scozzesi. Ancora tutti a casa dopo il primo turno.
Nel 1998 la Scozia si qualifica arrivando seconda dietro l’Austria, le altre squadre erano Svezia, Lettonia, Estonia e Bielorussia. Ultima presenza scozzese alla fase finale della Coppa del Mondo. Tanto per cambiare nel girone c’è il Brasile, i Verdeoro battono la Scozia nella prima partita del girone grazie ad un’autorete nel secondo tempo. Il pareggio in rimonta contro la Norvegia riaccende le speranze, poi arriva il tracollo contro il Marocco nell’ultima partita.
In totale otto partecipazioni per la Scozia alla fase finale della Coppa del Mondo, in tutte le occasioni scozzesi eliminati al primo turno, spesso con merito ma in almeno due occasioni con grande sfortuna. Negli anni 70 la Scozia era davvero una squadra forte ed avrebbe meritato un posto di prestigio sul palcoscenico mondiale.
di Gianfranco Giordano


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