È considerato uno dei più influenti scrittori di calcio del XX e XXI secolo, un vero pioniere che ha elevato il giornalismo calcistico con uno stile letterario unico.
Per quasi trent'anni, Glanville è stato il rispettato corrispondente di calcio del Sunday Times e ha contribuito per oltre mezzo secolo alla rivista World Soccer.
La sua esperienza non si limitava al Regno Unito: ha vissuto in Italia, collaborando con testate come il Corriere dello Sport e il Guerin Sportivo, e parlava fluentemente l'italiano.
Autore prolifico di circa 50 libri, le sue opere includono The Story of the World Cup, considerata la storia definitiva del torneo, e il romanzo The Rise of Gerry Logan (L'ascesa di Gerry Logan), spesso definito il miglior romanzo sul calcio mai scritto.
Era noto per la sua schiettezza e per le critiche severe al calcio moderno, che definiva la "Lega dell'avidità" a causa del denaro. Glanville ha lasciato un segno indelebile nel mondo del giornalismo sportivo, fornendo analisi profonde e una prospettiva critica che hanno plasmato il modo in cui il bel gioco viene raccontato.
A proposito del nostro Guerino, ci fu una lite tra il giornalista italiano Gianni Brera e l'inglese Brian Glanville negli anni '70, perché Glanville accusò Brera di non voler denunciare gli scandali nel calcio italiano. Glanville aveva scoperto e pubblicato prove di corruzione che coinvolgevano la Juventus e un arbitro straniero in una partita europea (Juventus-Derby County del 1973).
Lo stesso si aspettava che Brera facesse lo stesso. Invece, secondo Glanville, Brera e il Guerin Sportivo scelsero la strada del silenzio.
Lo scontro verbale che ne seguì fu aspro anche attraverso le pagine dei giornali e i due non fecero mai pace, nonostante questo Brian Glanville scrisse per il Guerin Sportivo in diverse occasioni, anche in anni successivi allo scontro.
di Max Troiani

Nessun commento:
Posta un commento