Nativo della Contea di Leicester, Christopher Cook assieme ad Harold Hurst iniziò a produrre calzetteria nel 1908 presso la città di Wigston. Il marchio Admiral fu creato nel 1914 ma, l’apice del successo venne raggiunto in occasione dei mondiali di calcio del 1966 in Inghilterra con il lancio delle collezioni performance e sportswear.
Capitalizzando l’avvento della televisione a colori e dell’incredibile eccitazione attorno al calcio inglese, il nuovo proprietario del marchio Mr T.H. Patrick, succeduto ai fondatori Cook e Hurst, convinse i club di calcio inglesi ad adottare dei completi da gara personalizzati con i rispettivi colori ed emblemi, che la sua azienda avrebbe disegnato, prodotto e brevettato a norma della legge Design Copyright and Patents Act.
Mr. Patrick iniziò a produrre e distribuire kit da calcio indirizzati ai fans del calcio che desideravano emulare i loro idoli. Di conseguenza, Admiral è stato il vero pioniere della produzione dei kit replica delle squadre di calcio divenendo il fornitore della squadra e di tutti i suoi tifosi.
Nella stagione 1973/74, il Leeds United fu il primo club di alto livello a vestire un kit completamente “brandizzato”, il logo Admiral fu orgogliosamente esposto sulla maglia e sui pantaloncini. Il kit fu realizzato con un innovativo tessuto sintetico traspirante e leggero che sancì l’inizio del declino del tessuto di cotone per la confezione di capi tecnici. Dal punto di vista del design ancora nulla di particolare.
I tifosi, soprattutto i più giovani, furono felici di poter acquistare le maglie ufficiali dei propri eroi e, conseguentemente il mercato crebbe rapidamente.
Nel 1974, Admiral siglò il primo contratto quinquennale con la gloriosa Football Association, dando via al merchandising della maglia ufficiale della nazionale inglese. La maglia fu indossata per la prima volta il 30 ottobre 1974 durante il vittorioso incontro (3-0) con la Cecoslovacchia. Il logo Admiral fu posizionato a fianco dei tre leoni d’Inghilterra e divenne il primo marchio ad avere questo grande onore. Sulle maniche delle maglie spiccavano delle righe rosse e blu, l’Admiral cominciava a personalizzare le divise.
Nel 1976 Admiral cominciò a personalizzare anche le divise dei club, arrivarono le strisce personalizzate sulle maniche del Leeds United e le strisce sulle spalle del Leicester City. Sempre in quell’anno arrivarono anche le mitiche maglie modello “tramlines” di Galles, Coventry City e Dundee.
I kit Admiral divennero unici per i tessuti, i colori e per i disegni davvero innovativi.
Ormai il dominio di Umbro era infranto, in Inghilterra e Scozia il logo Admiral dilagava, oltre ai club sopra citati il logo gialloblu compariva anche sulle maglie di Leyton Orient, Manchester United, Glasgow Rangers, Tottenham Hotspurs, West Ham United, Derby County, Hull City, Crystal Palace e Bradford City, Aberdeen, Motherwell e molti altri.
Inoltre e parallelamente, Admiral crebbe velocemente anche negli Stati Uniti producendo i kits per numerosi club della NASL inclusi i New York Cosmos.
Admiral continuò ad espandersi negli anni '80 e nonostante il settore divenne fortemente competitivo, il marchio continuò ad essere vestito da molti clubs. Negli anni '90, Admiral iniziò la collaborazione con altri club anche fuori dall’Inghilterra vestendo tra gli altri Dynamo Kiev, Bologna, Bari, Eintracht Francoforte, e la nazionale del Belgio.
A metà anni 90 il marchio cominciò una lenta parabola di declino, fino quasi a scomparire, ormai i club vestivano altri marchi. Nel frattempo la proprietà divenne americana.
All’inizio degli anni 2000 il marchio cominciò a fornire club e nazionali di cricket e cominciò anche la rinascita dell’azienda. Dal 2011 il marchio è nuovamente inglese.
Oltre alle maglie l’Admiral ridisegnò anche le tute, in modo da rendere immediatamente riconoscibili le squadre durante il warm up o l’allenamento.
di Gianfranco Giordano
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