Viaggiando in lungo e largo, anche solo con la testa visti i tempi in cui ci troviamo, molto spesso a qualcuno saranno saltate alla mente affermazioni tipo: “quanto mi piacerebbe andare a...” oppure: “chissà come deve essere quel posto?”.
Chi non lo ha mai fatto almeno una volta, magari progettando anche di recarvisi in quel determinato posto? Va bene tutto ma, tornado alla realtà, di questi tempi molto strani in cui ci troviamo a dover vivere, meglio non progettare nulla e rimanere con i piedi a terra e far volare la mente. Oggi, grazie ad Internet, si possono fare diverse cose tra cui ammirare determinati posti che stuzzicano la nostra fantasia e destano la nostra curiosità.
In questi mesi ho alimentato la mia conoscenza e curiosità per quanto concernono i vari impianti sportivi dei vari club calcistici della capitale britannica: Londra. Esitando un poco di meno sui vari terreni di gioco dei club londinesi più o meno blasonati e/o più conosciuti, c'è stato un particolare stadio che ho ammirato più volte in diversi video e ne ho ampliato la conoscenza storica dello stesso.
La mia attenzione maggiore è piombata sul “The Valley” lo stadio e quartier generale del Charlton Athletic F.C. Ne sapevo poco, onestamente, della struttura e così ne ho approfittato per ampliare qualche conoscenza più su questo “tema architettonico” sportivo londinese.
Come detto ci troviamo a Londra con questo nostro “viaggio mentale”.
La capitale britannica racchiude circa ventidue club di calcio professionistici e semi professionistici e quindi, si capisce da sé, che la città viva di calcio 365 giorni l'anno.
Trovandoci, ipoteticamente, nella centrale stazione di King Cross basta prendere la linea ferroviaria Thameslink, dalla stazione di London St Pancras, per poi cambiare, una volta a London Bridge, con la linea Southeastern fino alla fermata, appunto, Charlton. Siamo a destinazione, benvenuti al “The Valley”.
The Valley è lo stadio che ospita le partite casalinghe del Charlton FC dal 1919 ed è uno degli impianti più suggestivi d'oltremanica nonostante gli Addicks (soprannome del club a sud est di Londra) non siano uno dei club più blasonati e titolati di Londra. Il Charlton ha, ad oggi, la solo FA Cup del 1947 in bacheca. Entriamo ora, però, nel merito della storia dello stadio.
Agli inizi del '900 il Charlton non aveva ancora una dimora calcistica fissa infatti, tra il 1905 ed il 1914, vide un susseguirsi di cambio campo per le partite casalinghe. Nel 1919, durante un periodo, tutto sommato, discreto a livello di risultati per il Charlton venne trovata una fossa di sabbia abbandonata proprio nell'omonima zona del club in direzione sud est di Londra. Il club, però, non avendo abbastanza fondi per sviluppare il progetto venne aiutata da alcuni volontari e sostenitori dello stesso Charlton Athletic i quali si misero a lavorare su quel terreno appiattendolo definitivamente al fine da renderlo praticabile come campo da gioco. Allo stesso tempo vennero innalzate piccole stand “di fortuna” per i vari supporters.
Secondo molti appassionati pare proprio che il nome dello stesso stadio, come lo conosciamo oggi, “The Valley”, sia dovuto al suo aspetto originario molto simile ad una vallata.
Il club giocò la sua prima partita al The Valley prima che venissero installati i posti a sedere ed anche le varie “terrace”; vi era semplicemente un campo chiuso con la folla in piedi o seduta sui terreni adiacenti e circostanti al campo di gioco. Le circostanze con il quale lo stadio sorse e la partecipazione da parte dei sostenitori ad erigerlo, creò un forte legame tra gli stessi e la “vallata” dove questo, ancora oggi, è sito.
Nella stagione 1923-24, il Charlton giocò allo stadio “The Mount” di Catford, in un'area molto più popolata. Nella stessa stagione venne messa in atto un'idea di fusione con il Catford South End FC la quale fallì portando il Charlton a tornare a giocare le sue partite casalinghe “a valle”. The Valley è stato molto spesso oggetto di discussioni infrastrutturali per fini secondi al calcio giocato e al benessere dei sostenitori del club di casa.
Nel 1967, tale Len Silver, promotore di Hackney Speedway, gara motociclistica, fece domanda per formare a Charlton un club di speedway della British League. Vennero proposti piani per costruire una pista attorno al perimetro del campo da calcio. L'applicazione della pista serviva, appunto, per la gara motociclistica; tale progetto venne, inizialmente, sostenuta con entusiasmo, ma alla fine è stata accantonata per motivi derivanti il chiasso dovuto dai motori delle motociclette.
Per molti anni, The Valley è stato uno dei più grandi terreni della Football League in Gran Bretagna. Tuttavia, la lunga assenza del Charlton dai massimi livelli del calcio inglese, ha impedito il rinnovamento necessario all'impianto poiché i fondi si sono prosciugati e le presenze sono diminuite. Nel 1957 il Charlton fu retrocesso dalla First Division e non vi tornerà fino al 1986. Nel 1972 fu retrocesso addirittura nella Third Division.
Nel 1984 il club venne acquistato da un consorzio di sostenitori i quali si impegnarono a tappare tutti i buchi di bilancio degli Addicks ma lo stadio, però, rimase sempre della vecchia proprietà la quale non si operò mai per un miglioramento impiantistico atto a rispettare i requisiti di sicurezza. Tutto questo portò, nella stagione 1985-86, il Charlton alla dolorosa scelta di spostarsi e lasciare la propria casa sportiva per giungere, a seguito di un accordo con il Crystal Palace, alla condivisione di Selhurst Park. L'accordo tra i due club, rivali oltretutto, fu il primo accordo “Groundshare” mai avvenuto nella Football League. Fortunatamente, però, la società proprietaria dell'impianto riapre le trattative con il Charlton Athletic per poter rielaborare il ritorno dello stesso club al suo vecchio ed amato The Valley. Raggiunto l'accordo i protagonisti furono, come quando venne innalzato lo stadio nel lontano 1919, i suoi tifosi i quali si offrirono volontari per ripulire tutto il campo dal degrado nel quale l'impianto approdò quando il Charlton si spostò momentaneamente a Selhurst Park.
L'unico dettaglio che, però, ancora non dava il via libera alla possibilità di giocare a The Valley era il fatto dovuto alla sicurezza in quanto, le sue terrace, erano obsolete e , soprattutto, non più a norma. A questo punto i sostenitori del Charlton Athletic lanciarono la proposta di ricostruire completamente lo stadio in modo che, la loro squadra del cuore, vi tornasse a giocarvi all'inizio degli anni '90. Purtroppo, però, arrivò una vera doccia gelata per i supportes degli Addicks in quanto il Consiglio Distrettuale di Greenwich rifiutò la proposta portata avanti dai tifosi, con lo spalleggiamento dello stesso club, di avviare ampi lavori di aggiornamento per far sì che The Valley divenisse uno stadio a norma. Se il Consiglio Distrettuale, però, pensava che questi tenaci londinesi di sud est si sarebbero arresi così facilmente dovettero ricredersi immediatamente. I sostenitori del club diedero vita ad un loro partito politico locale, chiamato “Valley Party”, in risposta alla decisione del consiglio. Il partito portò avanti una battaglia al fine di poter concretizzare il progetto e far sì che vi fossero ditte, aziende ed imprenditori atti ad ultimare lo stadio in chiave moderna. Il Valley Party vinse con quasi 15.000 voti alle elezioni locali del 1990, facendo pressioni con successo sul consiglio per approvare i piani per il nuovo stadio. Nel 1991 iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo The Valley e il club si trasferì dallo Selhurst Park ad Upton Park, casa del West Ham United.
In origine si sperava che il club tornasse giocare le sue partite casalinghe nello stadio prima di Natale di quell'anno ma, la riapertura dello stesso, ha dovuto affrontare una serie di ritardi prima di tornare in attività definitivamente nel dicembre 1992.
Da lì in poi lo stadio è rimasto, per sempre, la casa del Charlton subendo giusto qualche modifica nel 2001, stagione in cui gli Addicks, approdarono in Premier League rimanendovi per sette stagioni. Il club ha l'ambizione di estendere la capacità del terreno a oltre 40.000 posti (ad oggi siamo a 27.110) espandendo la East Stand e ricostruendo completamente la South Stand. Tutto questo, però, rimane incerto, ad oggi, ed i piani di ampliamento sono ancora congelati a causa della retrocessione del club dalla Premier League, nel 2007, e dalla Championship due anni più tardi.
Per quanto concernono le varie stand, ognuna di queste ha una sua storia a livello infrastrutturale. Iniziando dalla North Stand, chiamata anche “The Covered Stand” per via della sua copertura in alto, è stata costruita durante la stagione 2001-02 come parte degli sviluppi per ampliare la capacità del The Valley a 26.500 dopo la promozione in Premier League nel 2000. La North Stand è nota per ospitare i sostenitori più caldi ed accaniti, a livello di canti e folklore, dell'impianto. Al livello superiore esternamente rispetto al terreno di gioco vi sono numerosi ristoranti e suite executive.
Con una capacità di 5.802 posti, l'East Stand venne costruita durante la stagione 1993-94 e venne ultimata nel 1994. Come parte del primo sviluppo dal ritorno, ricordiamo, nel 1992, ha sostituito la grande East Terrace, che era rimasta chiusa e vietata all'uso, per motivi di sicurezza, dalla metà 1980 dopo l'incendio avvenuto stadio del Bradford City. L'East Stand è costituito da un unico livello di posti a sedere ed ospita anche la zona adibita alle varie troupe televisive ed i numerosi executive boxes.
Nel lato opposto della struttura abbiamo la West Stand con un capacità di 9.000 posti. Questa venne costruita nel 1998 dopo la prima promozione del Charlton in Premier League. La West Stand è congegnata su due livelli e può vantarsi di essere la stand con il più ampio numero di posti a sedere. Internamente ad essa vi sono gli spogliatoi, le sale riunioni e gli uffici del club, la sala conferenze, il tunnel per l'accesso al terreno di gioco, la biglietteria e lo store del club. La vera perla, però, di questa importante stand è la possibilità di ammirare, esternamente, la statua di Sam Bartram (considerato il miglior giocatore di Charlton) in prossimità della stessa entrata nella West Stand.
Infine vi è la South Stand la quale è chiamata, anche, “Jimmy Seed Stand” in memoria del manager che portò il Charlton alla vittoria dell'unico trofeo del club nel 1947, la FA Cup. Questa Stand ha una capacità di soli 3.000 posti ed è quella parte di stadio dedicata ai tifosi ospiti.
Abbiamo terminato questo viaggio mentale, ipotetico, fantasioso, ognuno lo chiami come meglio crede. Grazie ad Internet, oggi, si possono scoprire tante cose ed ampliare curiosità legate a luoghi che, come premesso inizialmente, stuzzicano la nostra voglia di scoperta. Una scoperta che ogni volta riserva sorprese come è stato The Valley. Questo stadio ha una storia straordinaria in quanto è stato, fin dall'inizio, la casa voluta a tutti i costi dai tifosi del Charlton. Sicuramente, questo club, non è uno dei più blasonati, titolati e noti di Londra o di tutto il Regno Unito, però l'incredibile attaccamento dei suoi tifosi ed il loro senso di appartenenza territoriale al loro stadio è qualcosa di magico e paragonabile ad una vittoria immensa come può essere una Champions League. I tifosi Addicks sono arrivati anche, negli anni 80, a fondare un partito per fare in modo e maniera che il loro stadio continuasse a vivere e continuasse a rappresentare la loro zona in quel di Londra, il sud est.
Ormai, ad oggi, il calcio britannico fa gola a molti imprenditori anche stranieri e magari, chissà, uno sceicco arabo od un magnate russo verrà, un giorno, ad acquisire questo piccolo grande club londinese con dei tifosi dal cuore immenso per portare più fortune sportive nel sud est di Londra; una cosa, però, dovrebbe essere chiara a tutti: NESSUNO TOCCHI MAI THE VALLEY!
di Damiano Francesconi
Nessun commento:
Posta un commento