18 febbraio 2025

FULHAM. IL GRANDE VIAGGIO IN EUROPA LEAGUE

Il calcio è uno sport nel quale, ormai, fanno da padrone il denaro, gli sponsor ed i fuoriclasse plurimiliardari. Spesso a raggiungere grandi traguardi sono le solite note soprattutto nelle competizioni europee. Il calcio britannico negli anni ha avuto un forte ricarico di carattere economico dovuto, perlopiù, agli sponsor, al caro biglietti e agli investitori esteri con tanti “zeri” sui loro conti. Eppure, nel calcio moderno, ci sono stati momenti in cui, chi aveva tutti questi fattori non proprio dalla loro parte, sono riusciti a stravolgere tutto ciò che, tendenzialmente, era già predisposto.
Oggi verrà raccontata una storia dal retrogusto romantico e molto amarcord con la differenza che, questo racconto di calcio, è avvenuto più di 10 anni fa, in piena “età contemporanea” (chiedendo in prestito un sostantivo preso dalla distribuzione cronologica di accadimenti storici) del mondo “pallonaro”.

Quando, parlando di calcio d'oltremanica, viene citato Roy Hodgson si viene a conoscenza di un bravo allenatore inglese che ha allenato numerosi club non solo in Inghilterra ma, anche, in giro per l'Europa e per il mondo. A livello di trofei non può vantare i numeri di un Sir Alex Ferguson, piuttosto che un Arsenè Wenger o, ancora, un Josè Mourinho. Roy Hodgson, dal canto suo, ha la possibilità di poter raccontare una delle storie di calcio più romantiche di sempre dove, lui stesso, fu uno dei protagonisti.

Nella stagione 2009-2010 il tecnico inglese è alla guida del Fulham Fc per il terzo anno consecutivo. Da quando è alla guida del club, i Cottagers, hanno avuto alti e bassi ma, pian piano, stanno costruendo una discreta squadra che tende sempre più ad amalgamarsi. Dopo diversi anni, i tifosi del Fulham, percepiscono che si respira una straordinaria aria dalle parti del Craven Cottage. Al termine della della stagione 2008-2009 il Fulham si posiziona settimo in classifica ed avrà, in questo modo, la possibilità di giocare nella prossima edizione della Coppa Uefa la quale, proprio dalla stagione 2009-2010, cambierà nome in Europa League.
Il titolo del presente articolo fa riferimento proprio all'avventura europea che vedrà gli Whites londinesi protagonisti fino alla fine.

Il 30 luglio 2009 va in scena al LFF Stadionas, in Lituania, la partita tra i lituani del Vetra ed il Fulham. Inizia così, con il terzo turno preliminare di Europa League, questo viaggio che avrà dell'incredibile. Il Fulham s'impose per tre reti a zero in casa del Vetra grazie alle reti di Zamora, Murphy e Seol Ki Hyeon. Nella partita di ritorno, a Craven Cottage, sarà un altro 3-0 per i londinesi ad archiviare la pratica grazie alla rete di Etuhu e alla doppietta di Johnson.
Nel successivo turno, i play-off prima di accedere alla fase a gironi, il Fulham si troverà davanti, tra le mura amiche, i russi del Amkar Perm. Al quarto minuto è subito Johnson a siglare la rete del vantaggio. Nella ripresa saranno Dempsey ed il solito Zamora ad un aumentare lo “score”. Due minuti dopo la rete di Zamora, però, i russi riusciranno ad andare a segno chiudendo così il match di andata sul 3-1 per i Cottagers. Il ritorno si giocò il 27 agosto 2009 allo Stadion Zvezda in Russia. La partita si concluderà con il risultato di 1-0 per i padroni di casa ma, nonostante la sconfitta, saranno gli inglesi del Fulham a passare il turno forti del risultato dell'andata. Una volta approdati alla fase a gironi non restava altro che attendere i sorteggi e scoprire quali avversari avrebbero trovato, dinnanzi a loro, i tifosi del Fulham. Dall'urna verranno sorteggiate Roma, Basilea e CSKA Sofia. Non sarà una passeggiata vista l'esperienza che potevano vantare, le antagoniste, in ambito europeo.

Il 17 settembre 2009 avrà inizio, ufficialmente, l'edizione 2009-2010 della vecchia Coppa Uefa, ora Europa League, ed il Fulham volerà a Sofia per affrontare il CSKA Sofia. La partita fu abbastanza equilibrata ma al 62esimo saranno i padroni di casa ad andare in vantaggio. Forti, però, di una grande disciplina tattica e mentalità combattiva tipicamente british, gli Whites non si arrendono e subito dopo tre minuti sarà Zamora a pareggiare i conti. Non male come inizio soprattutto per la fame mostrata in campo da parte degli uomini di Hodgson. Il prossimo avversario saranno gli svizzeri del Basilea in casa. Al Craven Cottage il Fulham si imporrà per una rete a zero grazie alla goal del suo capitano, il mediano Murphy. Nel terzo match di andata al Craven Cottage arriverà la favorita al passaggio del turno. L'AS Roma di Claudio Ranieri. Gli Whites fecero una grandissima partita e riuscirono, al 24esimo, a passare in vantaggio grazie alla rete, di testa, del difensore Hangeland. Nonostante la quasi eroica resistenza dal goal di vantaggio, nei minuti di recupero, i giallorossi riusciranno a pareggiare grazie alla rete di Andreolli. La partita, contro la favorita, terminerà 1-1, ma il 5 novembre le due squadre si riaffronteranno in un'altra bella partita allo stadio Olimpico di Roma.


Nel primo match di ritorno della fase a gironi, come detto, allo stadio Olimpico di Roma, gli uomini di Hodgson perderanno per 2-1 e l'unica rete del Fulham sarà siglata, dal dischetto, da Kamara per il momentaneo vantaggio degli Whites. Prima sconfitta in Europa League ma c'è, comunque sia, un forte entusiasmo da parte dell'ambiente che attornia al club londinese.
Nella partita di ritorno contro il CSKA Sofia, al Craven Cottage, il Fulham avrà ragione sugli avversari per una rete a zero, siglata dall'esterno ungherese Gera.
Ora, però, i Cottagers si trovano in una situazione di classifica particolare che nessuno si auspicava all'inizio di questa avventura europea. Fin qui il Fulham ha perso solo all'Olimpico contro la Roma e si trova a pari punti con il Basilea il quale sarà proprio il prossimo avversario della banda di Hodgson.
Il 16 dicembre 2009 si gioca al St. Jakob-Park di Basilea in Svizzera. Tra le due compagini chi vince passa il turno, come secondo, chi perde vedrà svanire il sogno. Il Fulham, così come il Basilea, è pronto a dar battaglia. Hodgson sente questa sfida come una sorta di finale e cerca di trasmettere questo stato d'animo a tutta la squadra. Giocare e dare tutto fino alla fine. La partita ha inizio, si combatte su ogni pallone è il Basilea che cerca di prendere più spesso l'iniziativa ma il Fulham resiste alle continue onde d'urto. Al 42esimo, però, il St. Jakob-Park ammutolisce perché sono proprio i ragazzi di Hodgson a passare in vantaggio grazie al loro bomber Bobby Zamora. Lo stesso Zamora si ripete tre minuti più tardi. Incredibile, il Fulham sta vincendo per 0-2 in Svizzera. Al 64esimo accorcia le distanze, su rigore, il Basilea grazie alla rete di Frei ma tutto questo risulterà inutile perché tredici minuti dopo sarà Gera ad andare a segno per l'1-3 in favore degli Whites. I tifosi inglesi accorsi in Svizzera quasi non ci credono a ciò che stanno assistendo. Il Basilea attacca senza tregua spinta dai propri tifosi e da uno stadio tutto a favore dal punto di vista del supporto. All'87esimo Streller segna il goal del 2-3. Ora il rischio è altissimo, resistere fino al triplice fischio è la parola d'ordine. L'arbitro svedese, Stefan Johannesson, mette fine alle ostilità. È FATTA! Il Fulham, contro ogni pronostico, passa la fase a gironi di Europa League ed accede ai sedicesimi di finale. Il bello deve ancora arrivare...

Nel Regno Unito gli esperti di calcio e tutti i vari tabloid si domandano, a questo punto, dove possa arrivare questo Fulham in questa avventura europea. I tifosi sono soddisfatti a prescindere in quanto nessuno immaginava di arrivare almeno ai sedicesimi di finale, eppure il Fulham è lì ed ora non gli resta che godersi questo viaggio e ragionare partita dopo partita. Nel frattempo, in campionato, ci sono alti e bassi i quali, però, lasciano il Fulham sempre nella metà della classifica cercando di strappare un posto nell'eventuale edizione di Europa League 2010-2011. Le partite in Premier League tolgono senza dubbio qualche energia ma, Roy Hodgson, conosce i suoi ragazzi e sa come trarre il massimo da ognuno di loro. Ai sedicesimi di finale di Europa League viene sorteggiato lo Shakhtar Donetsk. Senza dubbio, gli ucraini, hanno una notevole esperienza in ambito europeo ma perché darsi già per sconfitti? Non è nelle vene e nella testa di questo Fulham.
Il 18 febbraio del 2010 c'è un Craven Cottage stracolmo di tifosi perlopiù Whites. C'è una forte carica nell'aria, la birra lungo i pub di Stevenage Road scorre a fiumi. I tifosi confidano in un'altra grande serata e in un'altra grande prestazione dei loro beniamini Zamora, Murphy, Gera, Duff, Davies, Hangeland, Dempsey e tutti gli altri.
La partita inizia ed è subito esplosione al Craven Cottage. Al terzo minuto il Fulham passa in vantaggio grazie alla rete di Gera che gela il sangue degli ucraini. La partita continua ad esser lottata e nessuno vuol cedere neppure un millimetro. Al 32esimo, però, lo Shakhtar Donetsk pareggia grazie alla rete di Luiz Adriano. Tutto da rifare. Nella ripresa si continua a lottare, il tifo a Craven Cottage cresce ed ecco che al 63esimo è Bobby Zamora a riportare avanti i Cottagers con una splendida conclusione dalla distanza sotto l'incrocio dei pali. È di nuovo il delirio totale sugli spalti. Un po' per il vantaggio riconquistato, un po' per il super goal di Zamora. Il Fulham resisterà fino al triplice fischio e volerà in Ucraina con un vantaggio rispetto allo Shakhtar Donetsk.
Nella partita di ritorno il Fulham sarà chiamato ad un'altra impresa importante, difendere quel 2-1 conquistato a Londra ed accedere agli ottavi di finale di Europa League. Lo Shakhtar Donetsk ha dalla sua il tifo molto caldo e chiassoso tipico dell'Europa dell'est ed anche questo sarà una grande prova di nervi per i calciatori del Fulham. Eppure in una partita praticamente a senso unico è il Fulham a passare in vantaggio grazie alla rete di Hangeland al minuto trentatré. Al 69esimo, però, i padroni di casa vanno a segno con Jadson ed ecco che ora ci sarà un vero e proprio assedio. Gli attacchi dello Shakhtar Donetsk vengono prontamente respinti, il Fulham resiste, Roy Hodgson dà indicazioni, si lotta e si contrasta fino alla fine. Il capitano Murphy è costretto al fallo nei minuti di recupero e si becca il cartellino rosso. Triplice fischio, il Fulham ha resistito ed ha eliminato lo Shakhtar Donetsk niente di meno che i campioni in carica della vecchia ed ultima edizione della Coppa Uefa. Incredibile, il Fulham va agli ottavi. Incredibile? Vedrete che cosa accadrà dopo.


























L'urna di Nyon sorteggia una veterana delle competizioni europee che è appena tornata in Europa, dopo qualche anno, per via di uno scandalo calcistico che la vide coinvolta nel proprio paese. Stiamo parlando, niente poco di meno, che della Juventus. Soltanto il nome potrebbe far tremare le gambe a molti club non abituati in competizioni europee ma chissà cosa potrà fare il Fulham. Tra le fila di quella Juventus vi erano personalità importanti quali Del Piero, Trezeguet, Camoranesi, Cannavaro, Buffon e tanti altri. Roy Hodgson impone ai suoi di giocare come se fossero due finali.
Giovedì 11 marzo 2010 si gioca allo Stadio Olimpico di Torino il match di andata. Partita molto intensa dove è la Juventus a fare la voce grossa fin da subito. I goal arrivano tutti nel primo tempo: Legrottaglie al nono minuto, Zebina al minuto venticinque portano la Juventus sul 2-0. A rianimare le speranze sarà Etuhu per il Fulham che crede nell'impresa. Sul 2-1, però, ecco la rete di Salihamidžić che riporta i bianconeri avanti di due lunghezze di nuovo. La Juventus sprecherà molte altre palle goal nella ripresa ed il Fulham reggerà per quel che potrà fino al termine della gara. L'andata termina 3-1 in favore degli italiani, ora ci sarà il ritorno al Craven Cottage.
Il Fulham crede nell'impresa in quanto, comunque sia, ha creato qualche piccolo grattacapo alla Vecchia Signora e quel goal a Torino ne è stata la prova. Il 18 marzo 2010 alle ore 19:00 l'arbitro Björn Kuipers dà il via alla gara. Il Fulham ci prova tenacemente quasi incurante di chi ha davanti a sé. Al secondo minuto la Juventus passa in vantaggio grazie alla rete di Trezeguet e al Craven Cottage sembra già calare il sipario. Per passare il turno, ora, il Fulham deve fare ben quattro goal. Al nono minuto è il solito Bobby Zamora a rianimare i tifosi Whites. I padroni di casa attaccano senza sosta ed ecco che al 39esimo il Fulham passa ancora grazie alla rete di Gera. Il risultato alla fine del primo tempo è di 2-1. Al Craven Cottage ci credono anche perché la Juventus gioca in dieci uomini a causa dell'espulsione di Fabio Cannvaro al minuto ventisei. Basterebbero due goal per ribaltare la situazione e l'ideale sarebbe una segnatura appena inizia il secondo tempo. Neanche il tempo di pensarla questa ipotesi che viene assegnato un calcio di rigore al Fulham al 48esimo. Lo stesso penalty verrà trasformato sempre da Gera. Assurdo ciò che sta accadendo, 3-1 per i Cottagers. Al minuto settantadue esce Kelly ed entra Dempsey per il Fulham e questa sarà la sostituzione decisiva in quanto, dieci minuti dopo, l'americano sarà protagonista di un goal magistrale. Un pallonetto da fuori area che scavalcherà Chimenti. Triplice fischio e Welcome to the Party: Fulham 4 - Juventus 1, gli Whites vanno ai quarti di finale di Europa League.

Ora, i tifosi del Fulham, non sapevano esattamente cosa pensare dopo tutto questo percorso fin qui. Il tutto sembrava essere totalmente surreale ai limiti del fantascientifico, anche gli stessi media non trovavano parole per l'impresa fatta contro un club leggendario come la Juventus. A questo punto, però, bisognava già pensare al quarto di finale Europa League e se tutto ciò doveva essere un sogno, ecco che i tifosi Whites non volevano essere svegliati.
Il primo Aprile del 2010 si gioca il match di andata e davanti, questa volta, c'è una squadra davvero temibile che, con gli anni, stava facendo parlar di sé in campo europeo. Gli avversari, quella sera, erano i tedeschi del Wolfsburg. A Londra c'era un'aria elettrizzante, nei pub limitrofi al Craven Cottage la birra veniva versata a fiumi nei vari boccali e tutti erano pronti a spingere la squadra di Hodgson ad un'altra impresa. Ormai, il Fulham, era in ballo, tanto valeva ballare. Il match ha inizio e tutto sommato la partita è abbastanza equilibrata, il Fulham ci prova ma anche il Wolfsburg non è lì a guardare e soprattutto non vuol cadere nell'errore di sottovalutare questa banda di pazzi in maglia bianca. Al 59esimo, però, ecco che la partita cambia ed il solito Zamora, da fuori area e col mancino, trova una rasoiata che batte il portiere, Benaglio, del Wolfsburg. Al minuto 63 arriva il raddoppio di Damien Duff su una sponda all'indietro del leader d'attacco Zamora.. Al Craven Cottage non ci credono che stanno conducendo ancora una volta. È una, quasi, apoteosi. Dico quasi in quanto, all'89esimo, il Wolfsburg accorcia le distanze. Ora in Germania sarà più complicata la questione. Al ritorno sarà, ancora una volta, Bobby Zamora a prendere le luci della ribalta. Fischio d'inizio alla VfL Wolfsburg Arena e subito vantaggio, al primo minuto, Zamora, spalle alla porta, si gira bene liberandosi del suo marcatore e con il mancino insacca la palla in rete. Da lì in poi un monologo tedesco il quale, però, sbatte continuamente contro la solida difesa del Fulham, qualche bella parata di Mark Schwarzer e quel pizzico di fortuna a favore dei Cottagers. Nessuno sembra crederci ma i londinesi gestiscono il risultato e conquistano un posto in semifinale per la prima volta nella loro storia.

Come detto nel rigo sopra, nessuno crede a quello che sta facendo il Fulham. I ragazzi di Hodgson stanno scrivendo una pagina di storia importante per la storia del club, ora tutta Inghilterra parla dell'impresa che stanno compiendo, in Europa, i calciatori in maglia bianca. I tifosi si sentono quasi appagati ma vogliono, però, godersi questo GRANDE VIAGGIO quanto il più possibile ed ora il penultimo ostacolo sarà, ancora una volta, una tedesca. È la volta dell'Amburgo. Neanche a dirlo i pronostici sono tutti dalla parte dei tedeschi ma adesso, in Europa, tutti conoscono il potenziale e la “sornionità” di questo Fulham che, in qualsiasi momento, può volgere la situazione a proprio favore. La partita di andata si gioca in Germania al Volksparkstadion di Amburgo il 22 aprile 2010. Questa partita fu segnata anche da un aneddoto che non aiutò di certo il Fulham sul piano fisico e mentale. Infatti mister Roy Hodgson ed i suoi ragazzi dovettero affrontare un viaggio di 17 ore in autobus per arrivare in Germania a causa degli eventi legati all’eruzione vulcanica in Islanda. Nonostante tutto il Fulham riuscì ad uscire indenne da quella partita ed uno 0-0 rimandò la questione di accesso alla finale di Europa League nel match di ritorno a Londra.

È il 29 aprile e al Craven Cottage non c'è posto neanche per uno spillo. È il giorno in cui, i tifosi del Fulham, sanno di dover fare la differenza, ne vale un pezzo di storia. Roy Hodgson esorta i suoi a compiere l’ultimo passo verso la finale in un cammino che, diciamolo chiaramente, è già epico. Nessuno mai si sarebbe immaginato che, i Cottagers, sarebbero arrivati ad un passo dal raggiungere la finale di UEFA Europa League alla loro seconda stagione europea in assoluto. A questo punto non resta che far parte della storia a prescindere da tutto. L'arbitro turco Cüneyt Çakır dà il via alle ostilità. Il Fulham ci prova ma anche l'Amburgo, arrivato fin qui, non è da meno e, al minuto ventidue, sono proprio i tedeschi a passare in vantaggio grazie al goal, su calcio di punizione, di Petrić. Per un istante cala il gelo nel West London (dislocazione geografica del quartiere Fulham & Hammersmith in Londra). Tempo di riassestarsi e ricominciare a tifare. La svolta, però, arriva nella ripresa. Precisamente al 68esimo il gallese Simon Davies viene innescato con un lancio da capitan Murhpy il quale si rende protagonista di una giocata magistrale. Sombrero su Demel, in area di rigore, e con il sinistro spinge a rete il pallone del pareggio. Palla al centro, al Craven Cottage ci credono...NON HANNO MAI SMESSO DI CREDERCI!
Al minuto settantasei ecco il sorpasso. Corner dalla bandierina per gli Whites, mischia in area di rigore, la palla rimane nella arietta piccola ed ecco che è Gera, in girata, a buttarla dentro. Improvvisamente a Stavenage Road sembra essere esplosa una bomba. Basta usare la parola “incredibile”. È tutto vero, il Fulham è avanti per 2-1 e sta per compiere l'IMPRESA più grande della sua storia. L'Amburgo prova il tutto per tutto ma nulla da fare, è insuperabile quella difesa. Una difesa che sembra essere una muraglia innalzata dagli stessi tifosi. L'arbitro consulta il cronometro. È FINITA!

Il telecronista britannico di una nota pay-tv d'oltremanica grida al microfono: “Now you can believe it!” e poi: “what a team, one heart, what a character, what a spirit!”.
Si piange di gioia a Craven Cottage, tutta la Londra Ovest si prende una parte della scena europea per la prima volta in tutta la sua ultracentenaria storia fatta, perlopiù, di bassi piuttosto che di alti. Il manager Roy Hodgson dirà, quella sera, in un'intervista: "dopo aver subito il gol dell'Amburgo, immeritatamente, siamo riusciti ad entrare nella storia. Ricorderò a lungo l'atmosfera dello stadio, ma devo ammettere che ora sono esausto. È stato come un giro sulle montagne russe, ma non potrei essere più felice.”ESAUSTO DI FELICITA'.

























È il 12 maggio del 2010, finalmente è arrivato il grande giorno della finalissima. Il Fulham è entrato nella storia ora manca l'atto finale: ENTRARE NELLA LEGGENDA. Il Regno Unito, ma soprattutto tutta Europa, ha gli occhi puntati su questa finale inaspettata. Lo stadio è lo stesso della semifinale in terra teutonica. Si gioca al Volksparkstadion di Amburgo ma, ora, davanti ci sono gli spagnoli dell' Atletico Madrid i quali vantano calciatori del calibro di Raul Garcia, Reyes, Diego Forlan, Paulo Assunção ed un giovane talento dal nome Sergio Agüero. Il Fulham ormai è arrivato al grande evento e non può fare a meno di far bella figura. I suoi tifosi partono da Londra in massa pronti a spingere i propri beniamini nell'ultima fatica, quella cruciale, quella che, qualora dovesse essere superata, porterebbe i Cottagers nell'Olimpo del calcio europeo per la prima volta in assoluto. L'arbitro italiano, Nicola Rizzoli, dà il via alla gara. Sembra essere fin da subito l'Atletico Madrid ad avere il pallino del gioco e alla prima azione utile, Diego Forlan, colpisce il palo al termine di un contropiede. È Davies, qualche minuto più tardi a rispondere con un tiro dalla distanza bloccato da un giovane ed in prospettiva formidabile portiere: David De Gea. Al minuto trentadue, però, ecco che i madrileni passano in vantaggio grazie alla rete di Diego Forlan. Un contropiede fulmineo che vede l'uruguagio andare a segno dopo un tiro sporcato di Aguero. Il Fulham non ci sta ed attacca con caparbietà nonostante il divario tecnico tra le due formazioni. Grazie alla sua tenacia, al 37esimo, ecco arrivare il goal del pareggio ad opera di Davies su di un cross (viziato da un colpo di testa di un giocatore degli spagnoli) di Gera. La partita sembra essere un affare personale tra Forlan e Davies in quanto, le altre due palle goal per parte, sono state sempre degli autori delle due reti. Triplice fischio. Si va ai tempi supplementari ed ora entrambe le squadre sono stanche ma il Fulham ed i suoi tifosi hanno il dovere di credere in questa impresa. Sono arrivati fin quì, è d'obbligo dar battaglia fino all'ultimo secondo di gara. I Cottagers resistono agli attacchi degli spagnoli e tantano delle ripartenze che, fin qui, hanno sempre portato al goal i ragazzi di Roy Hodgson. Il pallino del gioco è tutto dell'Atletico Madrid e nel finale del primo tempo supplementare il Fulham rischia la beffa ma, fortunatamente, Aguero non riesce a spingere la palla in rete. La lotteria dei rigori sembra inevitabile e a quel punto sarebbe la sorte a ridere alla più fortunata od audace. Dipende. Il problema, però, è che il calcio sà essere un sport davvero ingrato quando ci si mette ed ecco che a quattro minuti dalla fine dei tempi supplementari il tabellino viene aggiornato. È ancora una volta Diego Forlan ad incidere il suo nome tra i marcatori. L'uruguagio, sul cross di Agüero, anticipa Brade Hangeland e, grazie alla deviazione del difensore norvegese sul tocco di esterno dell'attacante dei Colchoneros, il risultato vede scritto: Atletico Madrid 2 – Fulham 1.
I tifosi Whites accorsi, per la seconda volta, in Germania vedono al traguardo finale andare in fumo tutto ciò che hanno conquistato lungo questo percorso. La partita finisce con i calciatori ed i supporters del Fulham che scoppiano in un pianto al quale non riescono a dare un senso. In semifinale contro l'Amburgo, al Craven Cottage, furono lacrime di felicità questa volta, invece, sembrano essere lacrime di rammarico misto a consapevolezza del percorso affrontato.
Il giorno dopo tutto il Regno Unito incensa, nonostante la sconfitta in finale, questi ragazzi che sembrano aver vissuto un'avventura unica nel suo genere. Un viaggio, in giro per l'Europa, il quale viene intrapreso quasi sempre da club milionari con diversi trofei in bacheca. Quel Fulham, nonostante il triste finale, verrà ricordato e raccontato di generazione in generazione non tanto per l'impresa in sè ma per quel che ha rappresentato e per il fatto che tutta Europa, per una volta, si è fermata a guardare le sorti di una piccola, ma straordinariamente romantica, realtà tipicamente inglese che è stata in grado di ricoprire il ruolo di mina vagante in giro per il vecchio continente diventanto una “Kill Giants” (utilizzando un termine legato alla cultura calcistica britannica) europea. Noi appassionati abbiamo bisogno di storie così che fanno bene al calcio, a prescindere se vi sarà o meno un lieto fine.

L'orgoglio Cottagers è sempre vivo e forte ed il nostro augurio è quello di poter rivedere il PICCOLO, ma GRANDE, Fulham diventare GRANDISSIMA tra le giganti d'Europa come qualche anno fà. GOOD LUCK COTTAGERS!
di Damiano Francesconi

Articolo premiato da: Off the post #60

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