13 agosto 2025

RIVALITA'. "MANCHESTER UNITED VS LIVERPOOL" di Christian Cesarini

La rivalità calcistica tra Manchester United e Liverpool è chiamata il derby del nord-ovest anche se in tempi più recenti ha assunto la denominazione di derby d’Inghilterra, un po’ come succede in Italia con Inter e Juventus.
La sfida ha origini antichissime anche se la ruggine tra i due club più blasonati e vincenti d’Inghilterra si è acutizzata soprattutto negli ultimi 30 anni.

Di sicuro a caratterizzare il derby è la vicinanza geografica tra le città di Manchester e Liverpool, divise da appena 34 miglia (50 minuti appena con l’auto o con il treno), ma anche la rivalità scatenasi tra le tifoserie negli anni 70 e 80, periodo in cui il fenomeno hooligans si manifestò in tutta la sua violenza.  Scontri tra la famigerata Red Army di Manchester e le diverse firms originarie del Merseyside non mancarono di far notizia quando i due football club si affrontarono sul campo. Ad alimentare un certo “odio” contribuirono anche stesse le dirigenze e i managers. 
E’ la storia stessa a raccontarlo: nessun giocatore professionista, dal 1964 ad oggi, ha mai percorso quelle 34 miglia per passare da una maglia rossa all’altra, in nessuna delle due direzioni. L’ultimo fu il centravanti Phil Chisnall, nato a Manchester, che nell’aprile del 64 passò dallo United ai Reds per 25mila sterline. Chisnall scese in campo ad Anfield appena sei volte siglando anche una rete ma non entrò mai per ovvie ragioni nei cuori pulsanti della Kop. Da quel giorno mai più nessuno ha effettuato un passaggio diretto da una sponda all’altra e questa la dice lunga sul rapporto di certo non amichevole tra i due club. Nella ultracentenaria storia di Manchester United e Liverpool sono appena nove i trasferimenti di giocatori, di cui ben sette dal 1912 al 1938. Altri giocatori hanno indossato entrambe le maglie ma sempre intervallando le loro prestazioni sportive con una maglia diciamo così neutra, come una sorta di purificazione. Esempio di ciò il caso di Paul Ince, che passò al Liverpool via Inter dopo aver passato sette stagioni all’Old Trafford, accolto come un nemico dalla Kop di Anfield; o di Gabriel Heinze, sul quale sir Alex Ferguson in persona mise un polemico veto al trasferimento nonostante l’accordo economico già raggiunto tra Reds e lo stesso argentino. Nel 2006 è stata la volta di Michael Owen, ex re di Anfield dal 1996 al 2004 e un po’ a sorpresa approdato alla corte di Fergie.

Le statistiche ufficiali riportano che il primo match tra red devils e reds ebbe luogo ad Anfield il 12 ottobre 1895. Davanti a 7.000 persone il Liverpool surclassò i rivali 7 a 1 in una gara valida per la sesta giornata di second division 1895/96. In realtà, in quell'epoca pioneristica, i calciatori di Manchester non erano ancora ne rossi nè diavoli. Il famoso logo con l'irriverente diavoletto e il relativo nickname conosciuto in tutto il mondo fu assunto solamente agli inizi degli anni 60 per iniziativa del manager Matt Busby e per l'esattezza anche il nome del club non era quello attuale. Il Manchester United FC infatti fu fondato nel 1878 come Newton Heath e la dicitura Manchester United fu coniata (curiosamente da un emigrante italiano, Louis Rocca) solamente dal 1902, nel momento in cui il club, sull'orlo del fallimento, fu rifondato dopo un romanzesco salvataggio economico. Stesso discorso per i colori sociali, che proprio fino al 1902 erano verde-oro, proprio come i colori sociali della compagnia ferroviaria di Manchester dal quale il club fu generato.

La citata e presunta "prima volta" del 1895 mise quindi di fronte Liverpool e Newton Heath ma se si va a scavare nella lunga e romanzata storia del Manchester United nata nel 1878 si scopre che la sfida con il Liverpool aveva avuto già un precedente, curiosamente molto più drammatico, sportivamente parlando, di quel 7 a 1 datato ottobre 1895.

Nella stagione 1893/94 il Newton Heath chiuse all'ultimo posto della First Division mentre il Liverpool, fondato appena due anni prima da una scissione interna all’Everton FC, giunse in vetta alla graduatoria della second division. All'epoca il regolamento prevedeva che al termine della stagione, al fine di decretare retrocessioni e promozioni, venissero giocati i cosiddetti "test matches", ovvero veri e propri spareggi tra le ultime tre classicate della first division e le prime tre classificate della second division. Il Newton Heath fu associato quindi al Liverpool e i reggenti della Football League decisero che la gara si sarebbe disputata in partita unica all'Ewood Park di Blackburn, all'epoca uno dei più grandi e funzionali stadi di tutta l'Inghilterra. Sabato 28 aprile 1894 (davanti a 3.000 persone), nonostante la differenza di categoria, i reds di Liverpool superarono agevolmente i verde-oro del Newton Heath per 2 a 0 decretando di conseguenza la retrocessione del futuro Manchester United dalla prima alla seconda divisione calcistica. Statisticamente quello fu uno dei primissimi declassamenti della storia del calcio. La storia della rivalità tra i due club ha quindi una genesi sportiva più che degna, considerato che un club superò l'altro in un vero e proprio spareggio decretandone nientemeno che la retrocessione.

La prima affermazione dello United risale al 2 novembre 1895: meno di un mese dopo il citato ed umiliante 7 a 1 di Anfield gli Heathens si vendicarono vincendo 5 a 2 al Bank Street di Manchester (l'Old Trafford sarebbe stato costruito solo nel 1909). Un risultato roboante e non pienamente veritiero secondo le scarne cronache dell’epoca (il Newton Heath avrebbe potuto realizzare molte più reti), caratterizzato dalla tripletta dell'attaccante James Peters e dall’immancabile pioggia di Manchester.

Seguirono tante altre sfide di campionato nel quale spiccano dalla parte Liverpool oltre al citato 7 a 1 del 1895 le vittorie per 5 a 0 nel 1925, lo 0-3 esterno del 1972, il 4 a 0 del 13 settembre 1990 e il recentissimo 1 a 4 griffato Gerrard della stagione passata. Di contro all’Old Trafford vengono ricordati con grandi sorrisi il 6 a 1 del 1928, il 5 a 0 del 1946 giocato al Maine Road (l’Old Trafford non era ancora agibile per i danni subiti durante la seconda guerra mondiale), il 5 a 1 del 1953 e il 4 a 0 del 2003.

Ma se tralasciamo le numerose e combattutissime sfide di campionato soffermandoci sulle sfide in Fa Cup scopriamo che le due squadre si sono affrontate ad oggi ben 11 volte. Il primo storico face to face risale alla stagione 1897-1898. E' il secondo turno di Fa Cup e Liverpool - Newton Heath finisce 0 a 0. Nel replay i reds di Liverpool passano 2 a 1. Nel 1902 il Manchester United (al primo anno con tale nome e nuove maglie dopo la rifondazione) si vendica vincendo 2 a 1 al primo turno, uscendo però al secondo round ( sconfitta per 3 a 1 ) contro l'Everton. Considerando anche l'interruzione dell'attività sportiva a causa della prima guerra mondiale, per scontrarsi nuovamente i due clubs devono aspettare la stagione 1920-21, dove, ancora al primo turno, si verifica di nuovo un pareggio: 1 a 1. Nel replay, come già alla fine dell'ottocento, sono i reds a passare 2 a 1 e a continuare il cammino (poi interrotto dal Newcastle Utd) nell'antica competizione. Nuova sfida dopo la seconda guerra mondiale: è la stagione 1947/48 e lo United stavolta si impone nettamente per 3 a 0 al secondo turno. United che arriverà fino alla finale, vincendola sul Blackpool per 4 a 2. E sempre con tre reti ma stavolta per 3 a 1 i red devils eliminano, ancora nel secondo turno, i rivali nel 59/60, uscendo poi, sconfitti 1 a 0, al turno successivo contro lo Sheffield W. Durante i favolosi sixties nessuna sfida. La prima finale tra i due colossi è invece datata 21 maggio 1977. I Red Devils accedono a Wembley superando in semifinale il Leeds United per 2 a 1, i Reds di Liverpool superando i cugini dell'Everton con un netto 3 a 0 al replay, dopo aver impattato la prima gara sul 2 a 2. Davanti a 100mila spettatori è il Manchester United a trionfare per 2 a 1 togliendo ai Reds la storica possibilità di diventare il primo club a realizzare il treble. Sono infatti gli anni del grande Liverpool europeo, che quell'anno trionferà in campionato ma anche in Coppa Campioni. E' questa quindi la sfida delle sfide, la più importante tra le due grandi rivali; una gara che accentuerà in maniera esponenziale l'odio sportivo tra le due tifoserie. Nel 78/79 i due clubs si affrontano di nuovo, stavolta in semifinale: a vincere sono ancora i diavoli rossi, 2 a 2 nel primo match e 1 a 0 nel replay. United che nell'emozionante finale 12 maggio 1979 vedrà però trionfare l'Arsenal di Liam Brady e Alan Sunderland. Ancora semifinale nell'edizione 84/85 ed ancora United vincente dopo un replay: 2 a 2 e 2 a 1. Red Devils che poi trionferanno in finale per 1 a 0 contro l'altro club di Liverpool: l'Everton, grazie ad una rete del nord-irlandese Norman Whiteside. Nuova sfida nell'atto conclusivo nel 1996: Eric Cantona nel finale di gara piega i reds con uno splendido tiro al volo da fuori area ed i red devils alzano il trofeo bissando la finale del 77. Poi ancora Man United, che al secondo turno dell'edizione 98-99 ( l'anno magico del club che realizza il treble ) supera i rivali per 2 a 1. L'ultima sfida è del 2006, i Reds passano per 1 a 0 al 5 turno andando poi a conquistare l'FaCup 2006 nella finale di Cardiff contro il West Ham dopo aver superato anche Birmingham City e Chelsea. Per ora il bilancio in Fa Cup è nettamente a favore del club di Manchester.

Statistiche generali dal 1897 al 2006: Sfide totali in FA Cup: 11 ( 15 se consideriamo anche 4 replay ) Vittorie Liverpool: 3 Vittorie Manchester United: 8 Semifinali: 2 ( entrambe vinte dallo United al replay ) Finali: 2 ( tutte e due vinte dallo United )

C'è tuttavia un'altra gara che secondo gli storici calcistici generò una certa antipatia tra i due club, seppur moderata rispetto ai nostri giorni. La partita in questione risale al 19 febbraio 1910 e nella storia del Manchester United ha una certa rilevanza in quanto fu la prima disputata dal club di Manchester all’Old Trafford, inaugurato proprio quel giorno. La realizzazione della casa dello United fu opera dell’architetto scozzese Archibald Leitch e all’epoca suscitò la curiosità di moltissimi appassionati di football, non solo della città di Manchester.

In quel 19 febbraio il calendario della first division inglese mise di fronte proprio Manchester United e Liverpool. I mancuniani guidati in campo dalla prima vera superstar del football (il gallese Billy Meredith) erano all’epoca di gran lunga la miglior formazione d’Inghilterra: campioni nazionali nel 1908 e vincitori dell’Fa Cup nel 1909. Davanti a 45mila e nonostante la grande motivazione dell’inaugurazione del nuovo stadio (all’epoca uno dei più grandi di tutta Europa) i reds di Liverpool sconfissero per 4 a 3 i rivali, rimontando il 2 a 0 iniziale a favore dei padroni di casa. Quella sconfitta nel giorno dell’inaugurazione dell’Old Trafford fu vissuta dagli sportivi di Manchester come un vero e proprio smacco e seppur la festa per la nascita dell’avveneristico stadio fu enorme, quella sconfitta (condita anche dal gioco molto duro dei reds) sancì il definitivo abbandono di speranza di vincere il titolo per lo United, rovinando in parte l’evento.

Di contro il Manchester United sistemò il conto in sospeso già nell’annata successivamente, quella 1909/1910. I Mancuniani si vendicarono con gli interessi vincendo il titolo della Football League all’ultima giornata proprio al cospetto del Liverpool. Una vendetta che fu soprattutto un suicidio dei reds, che nonostante il punto di vantaggio a 90 minuti dal termine fecero un clamoroso karakiri perdendo 3 a 1 ad Anfield contro l’Aston Villa. Un titolo perso all’ultimo istante, condito successivamente da frecciate polemiche tra i dirigenti delle due formazioni e che gettò altra benzina sul fuoco nel rapporto tra i club.

I musei, altra battaglia tra i due club. Quello dell’Old Trafford maestoso, quasi regale e strutturato con visite guidate ed ascensori, quello dei Reds meno sfarzoso, essenziale ma non meno ricco di trofei e cimeli, che tende ad unirsi in un'unica leggenda all’Anfield Stadium stesso. Diversi ma imperdibili entrambi, e chi c’è stato può confermarlo…
di Christian Cesarini

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