7 agosto 2025

"ENZO MARESCA. UNDERESTIMATED" di Vincenzo Felici

Nonostante si sia laureato Campione del Mondo solo pochi giorni fa col Chelsea, Enzo Maresca da Pontecagnano Faiano sembra continuare ad essere sottovalutato da alcuni addetti ai lavori.. 

Il motivo non si riesce esattamente a comprendere. Se è vero come è vero che nel calcio, alla fine dei giochi, contano solo i fatti, il 45enne allenatore campano ne ha molti da sbandierare. Nei trascorsi al Manchester City, al Leicester e ora alla guida dei “Blues”, i successi sono stati considerevoli. Il suo palmares parla da solo, sebbene la carriera in panchina non sia iniziata da molto tempo. A questo punto ci viene da pensare che l’ “invidia sia una brutta bestia” e che ottenere tanto in così poco tempo non sia da tutti.. Forse lo scetticismo è fondato su di uno stile di gioco giudicato spesso noioso e a tratti compassato. Di sicuro Enzo non proietta la sua squadra tutta in avanti scriteratiamente quando sta perdendo, nè tutta all’indietro quando sta vincendo, questo no. La sua ragionevole prudenza ha portato a prestazioni deludenti in alcune circostanze, anche quando i suoi erano favoriti, ma tutto sommato ci sta. Alcuni hanno rimproverato la squadra di non dare spettacolo e di non essere incisiva in zona goal: siamo sicuri che al netto dei risultati attuali sarebbero ancora di questa idea ? E pensare che la tattica di Maresca non è di certo obsoleta, ispirata piuttosto ai dettami di Pep Guardiola, con ricerca attenta della costruzione dal basso e della conquista del centrocampo: così viene controllato il ritmo del match e i rischi vengono ridimensionati. Pur trattandosi della prima esperienza in una big europea, il tecnico italiano ha imposto la sua personalità e la sua tattica prediligendo due schieramenti: il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. In campo ha ottenuto stabilità, adattandosi duttilmente alle caratteristiche dell’avversario di turno e applicando questi due moduli, estremamente versatili,. Il centrocampo diviene il fulcro del gioco e prima o poi Palmer e Pedro, non essendo imbrigliati in stucchevoli schemi, la buttano dentro.. Il
“The Telegraph”, storico quotidiano britannico, dovrà rivedere il “Boring, Boring, Boring” con cui ha apostrofato il gioco del 45 enne italiano, che molto probabilmente, in base alle pedine a sua disposizione, non lo varierebbe mai. Era pessimista pure il “The Guardian”, rimproverando lo scarso dinamismo, ma “il vento sta cambiando”.. Lo schieramento attento, posizionato correttamente, ha preso il sopravvento sulla “carica alla baionetta” tanto amata a quelle latitudini. Quando l’anno scorso, esattamente di questi tempi, il Chelsea si preparava ad affrontare il Servette nei playoff di Conference League, i giornalisti chiesero a Maresca come diavolo facesse a gestire ben 42 giocatori. L’italiano rispose che ne stava gestendo solo la metà, affidandosi solo a chi gli stava dando maggiori garanzie, senza alcun rancore verso gli altri. L’onestà intellettuale di questo uomo, la sua schietta franchezza lo hanno ripagato completamente e di questo ne era sicuramente consapevole il suo illustre maestro spagnolo. Dopo aver letteralmente “stracciato” gli “ingiocabili” del Paris Saint Germain nella finale del New Jersey, la sincerità non gli ha fatto difetto. Il Tecnico si è detto orgoglioso del team inglese, capace di imbrigliare i fortissimi neocampioni d’Europa nei primi dieci minuti di gara, prendendogli subito le misure e rendendoli inevitabilmente nervosi. La sua sfrenata passione per gli scacchi trova applicazione anche in campo, dove crea spazi adeguati per i suoi ragazzi e rende congeniali i loro movimenti. Ne sanno qualcosa lo strepitoso Cole Palmer di cui sopra e Joao Pedro, che stanno rendendo a dovere e credono fermamente nei dettami della loro guida. I fan più esigenti dei “Pensioners” non credevano di doversi ricredere su Maresca dopo i suoi sei illustri predecessori nostrani ( Gianluca Vialli, Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti, Roberto Di Matteo, Antonio Conte e Maurizio Sarri ), ma la sua professionalità, unita al lavoro sodo, gli hanno fatto cambiare opinione. Insomma, il ragazzo “è in gamba”. Nonostante gli inciampi di Parma e Ascoli si è completamente riabilitato, dimostrando una resilienza ed una duttilità tattica notevoli. Subentrare a Maurizio Pochettino sulla panchina di una formazione avvezza a cambiare spesso allenatore non è scontato. Se riflettiamo sull’arguzia con cui ha rivitalizzato i giovani della sua rosa e quello che ha ricavato dagli insegnamenti del suo mentore, Manuel Pellegrini, il “dado è tratto”. Il Presidente statunitense del Chelsea, Todd Bohely, ci ha “visto lungo”.. Ha abbracciato la “linea giovane” in tutto e per tutto, facendo crescere Maresca parallelamente ai suoi ragazzi, affamati di vittorie. Come sul muro dello spogliatoio del Leicester, anche su quello di “Stamford Bridge” Maresca ha fatto scrivere una celebre massima di Johan Cruijff:

«È statisticamente provato che nel corso di una partita la media di possesso palla di un giocatore sia di 3 minuti. Questo significa che a determinare il suo valore sia ciò che fa negli altri 87».

Come dargli torto, visti i risultati ottenuti ?! Siamo certi che Enzo continuerà a fare il gesto delle corna per molto tempo, direttamente da bordo campo stavolta..

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