Se dieci anni fa qualcuno avesse detto che l’attaccante più forte del mondo sarebbe stato un ragazzo norvegese del 2000, probabilmente avremmo riso di gusto. Eppure Erling Braut Haaland, nato a Leeds ma cresciuto a Bryne, città di 15 mila abitanti nel sud della Norvegia, oggi è il numero 9 più devastante in circolazione. Un futuro pallone d’oro. Nel 2023 ha vinto la Premier League con il Manchester City, la Champions League e la FA Cup, segnando 52 reti in 53 partite. Una macchina ossessionata dal gol. Un robot fabbricato per il calcio. A Dortmund aveva una casa con un piano adibito solo all’allenamento. Quando i suoi amici andavano a trovarlo, lui – comunque – ritagliava almeno un’ora di tempo per allenarsi. Ma come e dove nasce l’attaccante perfetto? Il segreto è lo Jaerhallen, il capannone dove Erling ha segnato i suoi primi gol. Si trova in Norvegia. Stava lì dalla mattina la sera, quel ragazzone biondo, e poi tornava a casa con le scarpe legate al collo, come Billy Elliot con quelle da ballo. Haaland è il presente e il futuro del calcio. Il duello tra lui e Mbappè, attaccante del Psg, sostituirà quello tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo. Francesco Pietrella scava alle origini di Haaland andando a cercare chi ha vissuto e giocato con lui, per scoprire com’era da bambino e da adolescente. Raccoglie le voci di chi l’ha visto crescere a Bryne, sbocciare a Salisburgo e consacrarsi a Dortmund, prima di lasciare la Germania e vincere tutto con il Manchester City di Pep Guardiola. Nel mezzo, anche un passato da bomber delle giovanili, con 9 gol segnati in una sola partita durante il Mondiale under 20. Un lungo viaggio sotto la superficie per rispondere a una domanda: come e dove nasce l’attaccante perfetto?
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