Glasgow è la più grande città della Scozia e si può considerare la capitale calcistica del paese, pur con tutto il rispetto per le squadre delle altre città che hanno scritto pagine gloriose di storia del football. Qui si è disputata la prima partita tra due squadre nazionali, 30 novembre 1872 sul prato dell’Hamilton Crescent, reti bianche tra Scozia ed Inghilterra e la Nazionale scozzese continua a giocare le sue partite in questa città.
Il 9 luglio 1867 venne fondata a Glasgow la prima squadra di calcio scozzese, il Queen’s Park, negli anni seguenti cominciarono l’attività Rangers e Third Lanark nel 1872, Partick Thistle nel 1876 e Clyde nel 1877. In quegli anni di fine XIX secolo, i successi dell’Hibernian FC di Edimburgo ispirarono la comunità irlandese di Glasgow, in città e dintorni vivevano all’epoca 250.000 persone di origine irlandese, a fondare un club. A convogliare le forze fu Fratel Walfrid, un padre marista originario della contea di Sligo. Il 6 novembre 1887 si tenne una riunione presso la chiesa di St Mary’s a Calton, con l’intento di fondare una squadra di calcio, il cui scopo sarebbe stato quello di raccogliere fondi per la comunità più povera dell’East End della città. Durante la riunione vennero decisi denominazione e colori sociali, Celtic in onore delle origini dei fondatori, così come il verde ed il bianco colori dell’Irlanda. All’inizio l’Hibernian giocò diverse partite amichevoli con il Celtic e prestò anche alcuni dei sui giocatori al neonato club di Glasgow.
Alla fondazione del Celtic avevano contribuito anche John Glass, un costruttore del Donegal, e Pat Welsh, un sarto dal passato non molto limpido. I due guardavano alla crescita del professionismo nel calcio inglese e nel 1888, senza l’approvazione di Fratel Walfrid e degli altri membri del direttivo del club, ingaggiarono otto giocatori dell’Hibernian offrendo loro un compenso economico, peraltro illegale. Le conseguenze per l’Hibernian furono catastrofiche ed il club di Edimburgo, privo dei giocatori migliori, andò vicino al fallimento. Il 28 maggio 1888 il Celtic disputò la prima partita ufficiale, un incontro amichevole contro i Rangers vinto 5-2, la prima rete venne segnata da Neil McCallum. All’epoca le partite tra i due club erano davvero amichevoli, la rivalità sportiva ed extra sportiva nacque più avanti, in questa occasione venne coniato il termine Old Firm. I Bhoys, la “h” venne aggiunta per una rappresentazione fonetica della pronuncia irlandese, scesero in campo con una maglia bianca con collo a camicia verde chiuso da laccetti, sul petto un ovale rosso con al centro una croce celtica verde, pantaloni neri e calzettoni neroverdi a righe orizzontali. Nella stagione 1889 e seguente la maglia divenne bianco verde a strisce verticali con collo a girocollo chiuso da bottoni, pantaloni neri e calzettoni neri come da uso dell’epoca. Nella stagione 1891/92 maglia quasi uguale con collo a girocollo bianco chiuso da laccetti, i pantaloni diventano bianchi mentre i calzettoni rimangono neri. Intanto il 20 agosto 1892 viene inaugurato il Celtic Park, stadio che ancora oggi ospita le partite dei Bohys, la terra per il campo arrivava dal Donegal. Dal 1893, e fino al 1898, il colletto diventa a camicia bicolore chiuso da bottoni, i pantaloni sono neri. Nella stagione 1898/99 colletto bianco a girocollo chiuso da laccetti, i pantaloni sono di nuovo bianchi.
Nelle stagioni 1901/02 e seguente il collo, sempre di colore bianco, è a camicia chiuso da laccetti, i pantaloni sono bianchi ed i calzettoni verdi. Il 15 agosto 1903, vittoria 2-1 contro il Partick Thistle, arrivano finalmente le righe orizzontali, gli hoops, che caratterizzeranno il Celtic fino ai giorni nostri. Era una maglia molto semplice, bianca e verde a righe orizzontali con collo a girocollo chiuso da tre bottoni, pantaloncini bianchi e calzettoni neri. Ci sono anche versioni con il collo chiuso da laccetti, nel corso degli anni compaiono risvolti verdi o bianco verdi sui calzettoni. Nelle stagioni 1919/20 e seguente il collo è a camicia di colore bianco, poi si torna alla versione precedente che rimane in voga fino alla stagione 1935/36, a partire dalla stagione 1932/33 i calzettoni diventano biancoverdi a righe orizzontali. Dal 1936/37, e fino alla fine del 1962 la maglia presenta un collo a camicia bianco chiuso da bottoni, i calzettoni sono verdi con due sole righe bianche. Dall’inizio del 1963 fino alla fine della stagione 1971/72 collo a girocollo bianco, i calzettoni nel frattempo sono diventati bianchi, la vera divisa del Celtic, il kit con cui gli Hoops vinsero la Coppa dei Campioni a Lisbona il 25 maggio 1967. Un successo storico, la prima coppa con le grandi orecchie vinta da un club britannico, in quella finale scesero in campo undici giocatori nativi di Glasgow e dintorni, anche l’allenatore Jock Stein era nato nei dintorni della città. In quella stagione il Celtic vinse tutte e cinque le competizioni a cui partecipò. Il primo aprile 1970 il Celtic gioca ad Elland Road la semifinale di andata di Coppa Campioni contro il Leeds United, entrambe le squadre hanno pantaloncini e calzettoni bianchi. L’arbitro, il tedesco occidentale Gerald Schulenberg, non solleva problemi per la maglia biancoverde ma impone agli ospiti di cambiare i calzettoni, gli Scozzesi non hanno al seguito abbigliamento supplementare e tocca ai padroni di casa intervenire prestando agli ospiti dei calzettoni di colore rosso arancio che davano al Celtic l’idea di indossare i colori della bandiera irlandese.
Quindici giorni dopo toccò al Leeds United giocare con i calzettoni rosso arancio, per la cronaca il Celtic vinse entrambe le partite. Nella stagione 1972/73 compare il tipico collo a camicia chiuso davanti da un triangolo, il tutto di colore bianco, molto in voga nei paesi britannici in quegli anni. Nella stagione 1976/77 la maglia è invariata ma compare per la prima volta il logo del fornitore, la britannica Umbro, mentre nella stagione successiva compare lo stemma sociale che rimarrà per sempre sulle divise dei Bohys. Nell’autunno del 1979 compare un collo a V, completamente bianco, sulle divise bianco verdi, dalla stagione 1982/83 il bordo a V avrà una striscia verde in mezzo. Nella stagione 1984/85 arriva per la prima volta il logo di uno sponsor commerciale, la fabbrica di infissi e verande CR Smith che sarà sponsor del Celtic per molti anni. Nella seconda metà degli anni 80 le maglie cambiano ogni biennio e dagli anni 90, sempre per motivi commerciali, ci sarà una nuova maglia ogni stagione. Nonostante le maglie in continua evoluzione il Celtic è riuscito a mantenere uno stile sobrio e tradizionale, molto belle le maglie Umbro della metà anni 90, all’intermo delle righe verdi erano riportati il logo del fornitore prima ed il nome del club poi. Nel biennio 2001/2003 compare per la prima volta un inserto nero nel collo, riproposto in altre due occasioni nelle stagioni successive, questa è la maglia della finale di Coppa UEFA 2003 persa a Siviglia contro il Porto. Nel 2005, dopo trentanni, cambia il fornitore delle divise, si passa dalla Umbro alla Nike. L’azienda statunitense nei primi anni si mantiene in linea con la tradizione poi lancia due maglie un po’ diverse, nella stagione 2012/13 disegno classico e pulito ma con righe più sottili rispetto al solito, questa è la stagione del 125° anniversario del club, ricorrenza ricordata da un logo particolare, lo sponsor commerciale è molto più piccolo del solito, mentre nel biennio successivo le righe sono nuovamente spesse ma, viste da vicino, ogni riga è composta da sette righe verdi molto sottili. A questo punto è necessario aprire una parentesi sulla numerazione dei giocatori del Celtic. La prima squadra ad indossare maglie numerate è stata l’Arsenal nel 1928, su indicazione del manager Chapman, in Scozia i numeri divennero obbligatori per tutte le squadre nel 1950, per tutti ma non per il Celtic. Il segretario del club Robert Kelly si oppose alla numerazione, asserendo che i numeri sulla schiena avrebbero rovinato l’estetica della maglia, come dargli torto? Solo il 14 maggio 1960, in una partita contro lo Sparta Rotterdam, comparvero i numeri ma sui pantaloncini e non sulle maglie. Il 6 agosto 1960, partita a Sedan per un torneo amichevole, vennero proposti dei numeri gialli sulla maglia a cerchi, ma il risultato fu deludente così si continuò a giocare con i numeri sui pantaloncini, davanti e dietro di colore verde. Il 5 novembre 1975, per obbligo della UEFA, i numeri comparvero per la prima volta sulle maglie in una partita ufficiale, match di ritorno di Coppa delle Coppe contro il Boavista. All’inizio della stagione 1994/95 la Scottish Football League impose al Celtic di mettere i numeri sulle maglie, il club rispose all’obbligo inserendo i numeri sulle maniche ma dopo poche settimane, in seguito ad un’ulteriore specifica della SFL, i numeri vennero messi sulla schiena dei giocatori. Fino agli anni 70 il Celtic ha giocato molto raramente con una divisa alternativa, probabilmente veniva usata solo nel caso di partite con altre squadre che indossavano maglie a righe orizzontali. Dal 1910 fino al 1936 vennero usate maglie verdi, in alcuni casi con collo bianco e non mancarono righe orizzontali o V sempre di colore bianco. Eccezioni al verde nelle stagioni 1925/26, maglia completamente bianca, 1926/27, maglia a scacchi biancoverdi, e 1929/30, nuovamente maglia bianca. Dopo la seconda guerra mondiale, stagione 1948/49, venne usata una maglia bianca con collo verde a camicia e trifoglio sul petto, dalla stagione seguente e fino al 1964 vennero aggiunte le maniche verdi. Dal 1964/65 si tornò alla maglia verde con pantaloncini dello stesso colore, molto elegante la divisa all green. Negli anni 70 ed 80 vennero indossate perlopiù maglie di colore giallo o verde, eccezioni la maglia ner verde a strisce verticali dal 1973 al 1976 e la maglia bianca della stagione 1982/83. Molto apprezzate le maglie verde acqua con bordi verdi abbinate a pantaloncini e calzettoni verdi usate nel triennio 1983/86. Nei tempi moderni anche le divise alternative hanno avuto un continuo cambiamento ma i colori usati sono quasi sempre stati nero, giallo, verde e bianco. Per la stagione 2016/17 è stata proposta un’inusuale maglia fucsia come terza divisa, riprende il colore dei biglietti per la finale di Lisbona per ricordare i cinquantanni del trionfo europeo. La maglia dei portieri del Celtic fino ai primi anni 90 è sempre stata verde o gialla, venne usato anche il rosso con una certa frequenza negli anni 60 e 70. Negli anni 90, erano gli anni dei portieri vestiti come tubetti di Smarties, si perse la tradizione, recuperata negli ultimi anni in cui è stato inserito il grigio con una certa frequenza.
Sulla maglia degli esordi, 1888/89, era presente una croce celtica. Nella stagione 1925/26 sulla divisa da trasferta venne ricamato un trifoglio verde, sempre le origini irlandesi. Il trifoglio ritornò, solo sulle divise da trasferta, tra il 1948 ed il 1964. Lo stemma sociale venne introdotto in maniera definitiva nel 1977/78, un quadrifoglio verde in campo bianco circondato da un bordo verde importante con all’interno denominazione ed anno di fondazione del club. Nel 2007, per ricordare il quarantennale della vittoria di Coppa dei Campioni, piccolo restyling del logo con la denominazione rimpicciolita e l’aggiunta di una stella a sopra lo stemma. Nella stagione del centenario venne creato uno stemma apposito, una croce celtica a sormontare il quadrifoglio all’interno di un cerchio con le date a ricordare i cento anni di vita del club. Il quadrifoglio venne usato per la prima volta nel 1908 quando il presidente del club fece coniare una medaglia con un quadrifoglio, per premiare i giocatori che in quella stagione avevano vinto quattro trofei, Scottish League Championship, Scottish Cup, Glasgow Cup e Glasgow Charity Cup. Il logo con il quadrifoglio venne usato nuovamente nella stagione 1935/36, stampato sul porta abbonamento, negli anni successivi divenne lo stemma ufficiale che accompagnava le pubblicazioni del club.
Nel catalogo HW del Subbuteo il Celtic è il numero 25, classica divisa a cerchi bianchi e verdi con calzoncini e calzettoni bianchi. E’ presente anche la versione da trasferta di metà anni 70, numero di catalogo 78, la maglia a strisce verticali nere e verdi con calzoncini e calzettoni neri. di Gianfranco Giordano, (thank you to https://www.kitclassics.co.uk)



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