1 agosto 2024

LA STORIA DELLA FA Cup (part 1) - Dalla prima edizione al 1900






















La FA Cup.
Un vero mito per qualsiasi bambino inglese, che sogna un giorno di poter alzare il trofeo tra il giubilo dei tifosi della sua squadra, forse il primo legame con il calcio d’oltre manica per gli appassionati stranieri, inebriati dalla storia e dalla tradizione di questa competizione. E sì, perché quello che colpisce è proprio l’elemento storico della FA Cup, il più antico torneo calcistico sulla faccia della terra, istituito dagli inventori del calcio moderno, gli inglesi. Le tante finali appassionanti, gli eroi per un giorno sul palcoscenico indimenticabile di Wembley, ma anche le squadre dilettantistiche che fanno soffrire, ed alcune volte battono, le grandi, gli infiniti turni preliminari, i replays, che una volta potevano essere pure quattro o cinque, i tutto esaurito negli stadi di ogni dimensione e categoria. E’ anche questo mischiarsi senza criterio tra squadroni come Arsenal o Manchester United e piccoli team di provincia come Yeovil Town o Altrincham che alimenta il fascino della Coppa: sorteggio secco, niente teste di serie ed altre alchimie da calcio moderno. E poi la soddisfazione non è solo vincerla, ma pure giocare le semifinali in campo neutro e soprattutto arrivare alla finale a Wembley (beh, una volta era così, ma tra poco tornerà ad esserlo, non più però all’ombra delle mitiche torri). L’Imperial Stadium gremito all’inverosimile, perfettamente diviso a metà tra le due tifoserie, che quasi ti arrabbi se non hanno colori in forte contrasto tra loro, così da poterti godere l’effetto cromatico della bandiere e delle sciarpe al vento, il delirio dei festeggiamenti e la delusione cocente degli sconfitti. 

Ma come e quando nasce tutto ciò? Dall’intuizione di Charles Alcock (nella foto a destra), uno dei fondatori nel 1863 della Football Association, che nel 1871 lanciò l’idea di creare un torneo ad eliminazione diretta sulla falsariga di un gioco che lo stesso Alcock aveva praticato per anni nella sua scuola di Harrow, nel nord di Londra. Alla prima Coppa d’Inghilterra, che si tenne nel 1872, parteciparono 15 squadre, tra cui gli scozzesi del Queens Park di Glasgow, poi protagonisti sfortunati negli anni a venire. Il pareggio dava il passaggio del turno ad entrambe le squadre, e dal momento che gli abbandoni non erano infrequenti, il tabellone riusciva sempre ad essere uniformato alle forze rimaste. Al Queens Park fu dato diretto accesso alle semifinali – i calciatori di allora erano tutti dilettanti ed il biglietto per Londra costava abbastanza – ma il pareggio con i Wanderers, la squadra di Alcock, prima sorpresa nella storia della FA Cup, costrinse gli 18 scozzesi, a corto di fondi, a ritirarsi dalla competizione. Fu così che Wanderers e Royal Engineers si disputarono la prima finale, davanti a 2.000 persone, al Kennington Oval di Londra, oggi come allora un campo di cricket. Era il 16 marzo 1872, ben 131 anni fa. Le pesanti maglie di cotone dei Wanderers contrapponevano i colori nero,viola e rosa ad un più sobrio rosso e blu dei Royal Engineers, sconfitti da un gol di Betts al quindicesimo minuto e costretti a giocare in dieci per un infortunio quasi tutto il match. Il trofeo fu consegnato solo tre settimane dopo in una serata di gala tenutasi a Pall Mall. L’anno successivo i Wanderers si ripetono contro l’Oxford University, al Lillie Bridge. Il 1873 è anche l’unico caso di edizione giocata con la qualificazione automatica alla finale della detentrice del trofeo, esperimento che non verrà più ripreso. Per un altro po’ di anni si contendono la vittoria finale squadre di universitari, oltre ai Wanderers, vincitori per ben cinque volte, due i successi degli Old Etonians, uno dell’Oxford University, dei Royal Engineers (nel 1875, per 3-0 nel replay, prima finale ripetuta della storia) e degli Old Carthusians. La finale è sempre al Kennington Oval, senza mai superare i 7-8.000 spettatori, mentre nei turni preliminari non sono rare le rinunce o i problemi logistici. Ma il numero delle squadre partecipanti inizia a salire, team del nord o di quartieri londinesi cominciano a dire la loro. Già nel 1880 i Clapham Rovers si impongono in finale, e devono passare solo tre anni per vedere la vittoria di una squadra del nord, il Blackburn Olympic. Le squadre del nord erano quasi professionistiche, a testimonianza che, come oggi, tanta era la passione nelle regioni più settentrionali dell’Inghilterra. Dopo la tripletta dal 1884 al 1886 dei Blackburn Rovers, le prime due vittorie in finale con il Queens Park, unica squadra scozzese a raggiungere la finale della FA Cup, si capisce che il football sta attirando sempre più l’attenzione delle masse. Nei primi anni ’80 si supera la soglia delle 100 squadre iscritte, nel 1886 i primi club dilettantistici affermatisi agli albori della competizione iniziano a sparire a causa dell’emergente professionismo, dichiarato legale. Le finali vedono la presenza di più di 10.000 tifosi sempre più appassionati. 
Nel 1887, anno della prima vittoria dell’Aston Villa, giocano l’FA Cup squadre di tutto il Regno Unito. La squadra sconfitta è il WBA, e per questo derby si muoveranno da Birmingham e da West Bromwich più di 8.000 persone. Il WBA si rifarà l’anno dopo, mentre nel 1889 si impone il Preston, siglando il primo double, dopo essersi aggiudicato l’edizione d’esordio del campionato inglese e finendo anche la stagione imbattuto in assoluto. E’ evidente che le squadre fondatrici della Football League quegli anni la fanno da padrone, sempre con una netta predominanza delle formazioni del nord, che vincono, oltre che con i Rovers anche nel 1890 e nel 1891, con il WBA nel 1892, ultima finale al Kennington Oval, con i Wolves l’anno successivo, prima finale giocata fuori Londra, a Manchester al Fellowfield per continuare con Notts County (finale a Liverpool, al Goodison Park), Aston Villa, Sheffield Wedsnesday, ancora Aston Villa, Nottingham Forest, Sheffield United e Bury, impostosi nella prima edizione del nuovo millennio, nel 1900. Dal 1895, fino al 1914, la finale si disputerà al Crystal Palace Stadium a Londra. Tra queste la finale più appassionante è quella del 1897, tra Aston Villa ed Everton, conclusasi con un 3-2 molto lottato, mentre nel 1890 il 6-1 inflitto dai Blackburn Rovers ai malcapitati Sheffield Wednesday è il risultati più netto avutosi in un atto conclusivo tra le edizioni fino al 1900. Intanto già negli ultimi anni del diciannovesimo secolo le squadre più forti vengono 19 esentate dai primissimi turni, le iscrizioni aumentano in modo vertiginoso mentre il calcio inizia a far concorrenza sul serio a cricket, corse dei cavalli e canottaggio. Se si pensa che la finale del 1873 fu giocata al Lillie Stadium, vicino al Tamigi, proprio per attirare il numeroso pubblico accorso ad assistere alla concomitante classica del remo tra le università di Cambridge ed Oxford, allora l’evento con la e maiuscola, e si esamina la situazione alcuni decenni dopo, si capisce come quello che diventerà il Beautiful Game appassioni sempre più il pubblico inglese.
di Luca Manes, da "UK Football please" (maggio 2003)
Nella prossima puntata la storia della FA Cup dal 1901 al secondo dopo guerra.

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