Galles, terra di minatori, almeno fino a quando la crisi del carbone e la Thatcher non hanno portato alla chiusura delle miniere, e di rugbisti ma anche il calcio ha belle pagine da raccontare. Tutti pensano che Gareth Bale ed i suoi compagni siano la prima squadra del Galles ad essersi qualificati per la fase finale di un torneo per nazioni.
Assolutamente sbagliato.
Il Galles ha partecipato alla Coppa del Mondo del 1958, ma in realtà non si era qualificato finendo al secondo posto nel girone 4 di qualificazione europeo dietro la Cecoslovacchia. La fortuna e la politica vennero in aiuto dei Dragoni, Egitto e Sudan si rifiutarono di giocare contro l'Israele, nonostante la FIFA si fosse impegnata d'organizzare le partite in campo neutro. Gli Israeliani vinsero a tavolino le due partite ma la FIFA decise che Israele doveva comunque guadagnarsi sul campo la qualificazione, ed organizzò uno spareggio alquanto insolito proprio contro il Galles. I Dragoni si imposero sia all'andata che al ritorno: 2-0 al Ramat Gan Stadium e sempre 2-0 al Ninian Park di Cardiff qualificandosi così per la prima volta alla coppa del mondo di calcio. In Svezia il Galles fu inserito nel gruppo C con i padroni di casa, l'Ungheria ed il Messico: i Gallesi passarono il turno grazie al secondo posto conquistato nel girone, venendo eliminati ai quarti di finale contro il Brasile, futuro campione del torneo, grazie alla prima rete con la nazionale del giovane Pelè.
Nel 1976, mentre la leggendaria squadra composta tra gli altri da Gareth Edwards e JPR Williams andava a vincere il Five Nations Championship con il grande slam, nel mese di giugno era in programma in Yugoslavia la fase finale del Campionato Europeo per Nazioni di calcio. Per gli europei del 1976 il Galles venne inserito nel girone 1, comprendente Austria, Lussemburgo ed Ungheria. I Gallesi esordirono al Prater di Vienna il 4 settembre 1974, la rete iniziale di Griffiths venne ribaltata nel secondo tempo ed i padroni di casa vinsero la partita. Dopo questa gara lasciò l’incarico il selezionatore gallese, il mitico Dave Bowen, già capitano dei Dragoni nella coppa del mondo del 1958. Al suo posto venne ingaggiato Mike Smith, primo selezionatore non gallese ed il primo ad avere l’incarico a tempo pieno. Il 30 ottobre il Galles ospitò l’Ungheria al Ninian Park di Cardiff, davanti a soli 8.445 spettatori vinsero con una rete per tempo di Griffiths e Toshack.
La partita seguente si giocò a Swansea davanti a 10.539 spettarori, il Lussemburgo venne travolto 5-0 con reti di Toshack, England, P.Roberts, Griffiths e Yorath.
La prima vittoria esterna arrivò il 15 aprile 1975 al Népstadion di Budapest, 2-1 sui Magiari con reti di Toshack e Mahoney. Il primo maggio ancora una vittoria in Lussemburgo, 3-1 con rete di Reece e doppietta di James. La partita decisiva con l’Austria si giocò a Wrexham il 19 novembre davanti a 27.578 spettatori, arbitro Gonella. Il Galles vinse 1-0 grazie ad una rete di Griffiths e conquistò la testa del girone.
Purtroppo all’epoca le regole della UEFA per il torneo imponevano una fase finale con sole quattro squadre, quindi era necessario un turno preliminare, gare di andata e ritorno, per accedere alle semifinali in Yugoslavia. Dall’edizione successiva, Italia 80, le vincitrici degli otto gironi accederanno direttamente alla fase finale.
Il Galles si trovò davanti ad un sorteggio agrodolce, evitò le tre squadre più forti (Germania Ovest, Olanda e Cecoslovacchia) ma venne abbinato alla Yugoslavia paese ospitante.
Quando si parla del Galles si pensa a campioni del calibro di Charles, Bale, Giggs, Southall, Rush, Hughes, Ratcliffe ma non si pensa mai alla squadra del 1976.
John Toshack era il centravanti del Liverpool campione inglese e futuro campione d’Europa, Terry Yorath aveva appena giocato in una finale di Coppa dei Campioni con il Leeds United, Leighton James era una meravigliosa ala che aveva quasi vinto il campionato con il Derby County, Alan Curtis era un attaccante emergente dello Swansea City, Bryan Flynn era un giovane centrocampista del Burnley, John Mahoney era un guerriero di centrocampo dello Stoke City, il 35enne esperto Arfon Griffiths del Wrexham, in difesa svettava Dave Roberts dell’Hull City, in porta l’esperto Dai Davies.
Si apprestavano ad incontrarsi due squadre forti con ottime individualità , in più il Galles sfoggiava una delle divise più belle viste su un campo di calcio.
Il 24 aprile 1976 allo Stadion Maksimir di Zagabria davanti a 36.917 spettatori, Yugoslavia e Galles si affrontarono nella partita di andata, vinsero i padroni di casa con una rete di Vukotić al 1’ e raddoppio di Popivoda al 55’.
Queste le formazioni;
Yugoslavia: Petrović, Buljan (C), Hadžiabdić, Oblak, Katalinski, Mužinić, Popivoda, Aćimović, Šurjak, Vukotić (60’ Jerković), Vabec, allenatore Mladinic;
Galles: Davies, Thomas, Page, Mahoney, Phillips, Evans, James (83’ Curtis), Flynn, Yorath (C), Toshack, Griffiths, allenatore Smith.
Il 22 maggio le due squadre si affrontarono per la partita di ritorno al Ninian Park di Cardiff , gli spettatori erano 30.346, arbitro della partita il tedesco orientale Rudolf Glöckner che sei anni prima, grazie ad complicate scelte geopolitiche, aveva diretto la finale tra Brasile ed Italia a Città del Messico.
Le squadre scesero in campo con queste formazioni;
Galles: Davies, Phillips, Page, Mahoney, Roberts, Evans, Griffiths (67’ Curtis), Flynn, Yorath (C), Toshack, James, allenatore Smith;
Yugoslavia: Marić, Mužinić, Hadžiabdić, Buljan (C), Katalinski, Šurjak, Žungul (61’ Vladić), Oblak, Djordjević, Jerković, Popivoda, allenatore Mladinic.
Il 1976 fu l'anno della calda estate, la peggiore siccità della storia britannica con restrizioni di acqua, il caldo era soffocante e la temperatura elevata in tutti i sensi. Nonostante la sconfitta subita il mese precedente le aspettative erano alte e a Ninian Park affluì un grande pubblico per sostenere la squadra gallese.
I Gallesi partono all’arrembaggio e la prima occasione capita a Flynn che calcia da fuori area e manda la palla alta di poco sopra la traversa. Il clima è teso e poco dopo Phillips viene ammonito per aver scalciato Mužinić mentre l’avversario era a terra. Al 19’ viene fischiato un fallo inesistente in attacco ai Gallesi, la punizione viene battuta con la palla in movimento, sul rapido capovolgimento di fronte Popivoda si lascia cadere in area di rigore avversaria e Glöckner concede un rigore molto generoso, massima punizione trasformata da Katalinski. Alla ripresa del gioco Flynn viene atterrato con un intervento da dietro, il giocatore gallese cerca di vendicarsi immediatamente ma viene fermato dai compagni, sedato l’inizio di rissa l’arbitro ammonisce Flynn. La partita è combattuta con durezza ed entrambe le squadre cercano la rete, gli ospiti hanno due buone occasioni per raddoppiare, ma al 38’ il Galles pareggia, su azione di calcio d’angolo si sviluppa un’azione confusa nell’area della Yugoslavia finalizzata da Evans. La battaglia riprende nel secondo tempo con scontri durissimi ed azioni offensive da entrambe le parti. Un primo gol di Toshack viene annullato, poco dopo la mezzora di gioco, per un intervento in gioco pericoloso di Mahoney che aveva cercato una rovesciata in area. La decisione di Glöckner è ancora una volta molto dubbia, sul campo arrivano alcune lattine di birra, il pubblico rumoreggia e ci sono tentativi di invasione del campo con i giocatori che bloccano gli invasori. Glöckner interrompe la partita per alcuni minuti e minaccia di sospendere l’incontro. La partita riprende con il Galles che continua ad attaccare e le lattine di birra che continuano a cadere in campo, dopo pochi minuti un bellissimo gol di Jock Toshack in tuffo viene annullato per fuori gioco dello stesso centravanti, questa volta la decisione dell’arbitro è giusta. Nei minuti finali Marić, dopo aver fatto una bellissima parata, atterra Toshack nell’area piccola, purtroppo Yorath si fa parare il rigore dal portiere yugoslavo. La partita finisce con James che rimedia un pugno in faccia ma, nonostante il naso sanguinante del Gallese, l’arbitro lascia correre. Al fischio finale la polizia accorre in campo per scortare l’arbitro fuori dal campo, nel marasma uno dei tanti tifosi che hanno invaso il campo lancia una bandierina del corner contro l’arbitro e ferisce al collo uno dei poliziotti che lo circonda.
Dopo i disordini di Cardiff la UEFA aveva squalificato la nazionale gallese per Euro 80, successivamente la nazionale è stata riammessa ma il campo di Cardiff è stato bandito dalle partite internazionali.
di Gianfranco Giordano
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