24 settembre 2024

TOP Lads. Un hammer a Crema, Danilo Perolini.

Ciao, sono Danilo Perolini ho 49 anni, vivo a Crema e sono appassionato di calcio inglese dai primi anni ’90, da quando è entrato nelle case degli italiani attraverso la Pay Tv (Tele +).


-Di quale squadra britannica sei tifoso e per quale motivo?
Sono tifoso del West Ham United. 
Tutto è iniziato seguendo le partite di Paolo Di Canio per gli hammers. 
Lui e Matthew Le Tissier erano i miei giocatori preferiti. 
Col tempo mi sono appassionato alle sorti di questa squadra, della sua storia, della sua tifoseria turbolenta, del fascino della working class londinese, dei martelli incrociati, e di quei colori di maglia tanto inusuali per i confini italiani. Ho avuto la fortuna e il privilegio di seguire gli hammers per un paio di volte nel vecchio Upton Park prima che lo demolissero anche se il ricordo più bello che ho è riferito a Wembley, Maggio 2012, finale di playoff di Championship contro il Blackpool. Viaggio e partita indimenticabili suggellati dal gol di Vaz Te al novantesimo che ci ha riportati in Premier League. Il West Ham poi mi ha permesso di stringere grandi amicizie in giro per l’Italia. Tanti amici e birre assicurate quasi in ogni città….il mio West Ham è proprio questo più che i risultati sportivi della squadra

-Come è iniziata la tua passione per il calcio britannico e quali sono le caratteristiche che piu' ti piacciono?
Come ti dicevo la mia passione è iniziata seguendo il campionato inglese su Tele + ed in poco tempo è stata una passione che mi ha travolto. 
Sono stato abbonato fin dai primi numeri alla fanzine “UK Football Please”, fanzine che conservo ancora con cura in una scatola ermetica nel soppalco del garage. 
Era un periodo in cui mi stavo stufando del calcio italiano per mille motivi. Il calcio inglese è arrivato nel momento giusto. Mi è sempre piaciuto l’attaccamento viscerale alla squadra del cuore, gli stadi pieni, le birre al pub dopo il match, il far finire le partite al triplice fischio senza polemiche inutili per una settimana, certe tradizioni come il replay di FA CUP (sigh!) o il sorteggio integrale nella stessa, le maglie e certi gruppi musicali che si abbinavano in modo deciso a certe squadre (Oasis, Blur, Booze and Glory). Insomma la cultura inglese mi ha sempre affascinato e purtroppo la globalizzazione sta rendendo sempre più il calcio inglese un prodotto di plastica….ma si cerca di resistere!

-Danilo, raccontaci com'è nata l'idea del libro in memoria di Christian LaFauci, ed ora che sta uscendo anche il secondo avete altre iniziative legate a questo progetto?
Ti ringrazio per la domanda che mi da la possibilità di parlare di un persona a me cara. Ho conosciuto Christian per via del libro che aveva scritto su Matthew Le Tissier ed è stato subito feeling intenso. 
Abbiamo creato “Radio Cruijff” un programma radiofonico in streaming che raccontava di calcio passato, musica e strada. Purtroppo Christian e la madre sono venuti a mancare in modo tragico nel Luglio di 3 anni fa e da allora il suo ricordo e certe esigenze impellenti sono presenti in maniera costante. 
Abbiamo raccolto delle storie di calcio fra i suoi amici di penna e stampato un libro all’indomani della sua morte. I proventi sono serviti per pagare uno spazio e una lapide al cimitero di Genova (visto che la situazione economica di Christian non era delle più ottimali). 
Ora uscirà un secondo volume in sua memoria (il titolo è "La mia passione, Il mio calcio).
Il libro è edito da Urbone Publishing (costo 15 euro) e ancora una volta raggrupperà 25 storie di calcio scritte o concesse da alcuni suoi amici. I proventi andranno alla Band degli Orsi, un’associazione di Genova (città di Christian) che si occupa di dare sostegno logistico ai parenti dei bambini ricoverati all’ospedale Gaslini di Genova. 
Per il futuro l’obiettivo è di ricordare Christian con iniziative in sua memoria e di farci trovare pronti economicamente fra qualche anno (2030) ad affrontare le spese di rinnovo del posto al cimitero di Genova.

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